Programma

INTRODUZIONE E OBIETTIVI

Il nostro programma nasce da una convinzione: non ci sarà sviluppo e crescita se non all’interno di un nuovo sistema di relazioni, di partecipazione e di collaborazione con tutta la Città.
La nostra è una visione del futuro di Verbania attuabile con l’aiuto di tutti e condivisa, un programma che potrà svilupparsi non solo attraverso reti di cooperazione tra pubblico e privato, ma anche tra città diverse, unite dal perseguimento di possibili sinergie e complementarità. Una pianificazione dove il partenariato pubblico-privato sarà fondamentale quanto l’ampia partecipazione dei cittadini attraverso vari mezzi di condivisione.
Abbiamo una grande ambizione, ovvero quella di coinvolgere ogni singolo cittadino, gli operatori turistici e commerciali, il mondo dell’associazionismo e del volontariato e in particolare i giovani, nelle scelte che cambieranno il futuro della nostra Città.

Abbiamo sottoposto le problematiche e le esigenze della nostra Città a un dialogo preventivo e di ascolto con cittadini e tecnici al fine di identificare i problemi e i bisogni necessari per definire soluzioni a breve, medio e lungo termine. Si tratta di interventi definiti da strategie di sviluppo sostenibile della Città di Verbania.
Un disegno strategico destinato non solo ad essere attuato con interventi e finanziamenti anche europei, ma anche consapevole di agire in un contesto limitato di risorse comunali. Tale disegno strategico sarà dinamico e flessibile in funzione degli obiettivi e delle azioni necessarie a conseguirli in una partnership che andrà ricercata ovunque.

Solo con una partnership pubblico-privato si potranno attrarre nuovi attori, quell’imprenditoria che, come già accadde all’inizio del ‘900, seppe valorizzare internazionalmente il nostro territorio.
Ogni processo di trasformazione strategica sarà promosso, attraverso la consultazione e la partecipazione allargata degli interessi pubblici e della società civile, per ratificare il consenso.
Il consenso della Democrazia.

PRINCIPI DI GOVERNANCE

Trasparenza: le decisioni e le azioni che verranno intraprese saranno chiare e aperte al pubblico, a disposizione della Cittadinanza.
Partecipazione: tutte le parti interessate avranno la possibilità di contribuire al processo decisionale.
Equità: le regole e le procedure amministrative dovranno essere applicate in piena obiettività, in modo equo e giusto per il bene della città di Verbania, di tutti i cittadini e sempre nel prevalente interesse pubblico.
Efficacia: il Sindaco, l’esecutivo e il Consiglio comunale definiranno le priorità e le azioni per la realizzazione del programma in modo efficace e incisivo.
Legalità: le decisioni e le azioni di governo che verranno intraprese dovranno sempre essere in conformità con la Legge e nel rispetto del mandato offerto dai Cittadini.

I VALORI DELLE PERSONE E DEL TERRITORIO: LA PARTECIPAZIONE

Vogliamo creare una Comunità territoriale aperta e dinamica, capace di valorizzare le identità delle nostre frazioni e migliorare la qualità della vita dei Cittadini. Attraverso un rapporto diretto e costante tra gli amministratori e i Cittadini possiamo dare risposte concrete per rilanciare la Città, garantire la sicurezza, assicurare servizi appropriati.
Vogliamo ispirarci a valori forti, intensi, partecipati e questa è una scelta di fondo, irrinunciabile: innanzitutto valori per le persone, per le famiglie, per il territorio.
I giovani hanno il diritto di avere un futuro e noi, confrontandoci con loro, ascoltando le loro idee, le loro proposte e recependole in atti di governo della città, abbiamo il dovere di creare opportunità affinché possano decidere di restare nella nostra Città.

ASSOCIAZIONISMO E VOLONTARIATO: UN VALORE INSOSTITUIBILE

Ciò che ci proponiamo è di promuovere in rete le diverse realtà associative operanti sul Territorio per condividere una “strategia integrata”, facendo crescere allo stesso tempo il senso di appartenenza alla nostra Comunità e migliorando i servizi erogati e la qualità di vita dei Verbanesi.

I VERBANESI MERITANO:
• Una Città che offra servizi efficienti e di qualità, con particolare attenzione alle fasce più deboli, agli anziani e ai giovani.
• Una Città accogliente e pulita che offra servizi turistici di eccellenza valorizzando e sostenendo i “Centri Commerciali Urbani Naturali”, costituiti dai negozi e dalle botteghe nei nostri centri storici.
• Una Città in grado di offrire ai giovani opportunità di lavoro, di crescita professionale, di formazione e di svago.
• Una Città che garantisca un rapporto privilegiato con l’ambiente, che valorizzi le risorse naturali (lago, collina e montagne) e culturali collegando le peculiarità del lago con quelle della montagna.
• Una Città che si costruisca un’immagine e che si ponga in un ruolo strategico Valorizzando la propria posizione territoriale compresa tra Italia e Svizzera, tra Piemonte e Lombardia e di importante riferimento per l’Area Metropolitana di Milano.
Tutto ciò deve avvenire partendo da una priorità: la manutenzione ordinaria e straordinaria e la pulizia delle strade, dei tombini, dei giardini, delle aree verdi, dell’arredo urbano, dell’illuminazione, delle piste ciclabili e pedonali, dei sentieri.
Valorizziamo ciò che abbiamo prima di realizzare qualsiasi altra nuova infrastruttura. Una città pulita è prima di tutto una città che migliora la qualità della vita dei suoi abitanti e dei suoi ospiti.

Verbania merita un “Comune amico”, ossia un Comune che sia amico dei cittadini, delle imprese ma anche di chi è chiamato a operare nella sua stessa struttura, esercitandovi la responsabilità di assicurare servizi efficienti. Per costruire un “Comune amico” la nuova Amministrazione dovrà agire lungo tre linee di fondo, apparentemente distinte ma in realtà convergenti verso un unico obiettivo:

1) Occorre, sin da subito, riorganizzare la macchina comunale, ridisegnando i Dipartimenti interni sulla base della competenza, riducendo i Dipartimenti e assicurando una razionale suddivisione delle funzioni che risponda a criteri
omogenei e funzionali.

2) Contestualmente occorre valorizzare il merito delle risorse umane che, quotidianamente, assicurano la funzionalità della macchina comunale. Occorre saper fare squadra con i dipendenti comunali, il cui apporto è indispensabile non solo per il buon funzionamento dei servizi erogati dal Comune ma anche per l’attuazione concreta degli obiettivi programmatici dell’Amministrazione. Solo uno spirito di squadra e un’attenzione particolare verso il benessere lavorativo dei dipendenti potranno fare la differenza.

3) Ma un Comune è “amico” se la sua azione è tale verso i cittadini e le imprese. Sono le necessità dei cittadini che devono orientare la macchina comunale nel suo operato. Occorre pertanto semplificare, ove possibile, i procedimenti
amministrativi, sburocratizzando e velocizzando i tempi di risposta all’utenza. Il tutto nella consapevolezza che tempi celeri e un’Amministrazione efficiente possono anche attrarre più facilmente investimenti nella nostra Città, contribuendo a riqualificarne il tessuto economico e produttivo.

Viviamo in un Territorio di assoluta posizione strategica. Proprio nella piana di Fondotoce passa l’autostrada A26 Genova Voltri-Gravellona Toce che procede verso il Sempione, l’aeroporto di Malpensa è a pochi minuti, il nuovo Movicentro si trova nella sosta ferroviaria tra Domodossola e Milano e nella connessione tra Verbania e Omegna: siamo l’anello di congiunzione naturale tra Ossola, Cusio e Verbano.
Uno spazio compreso tra lago e monti. Uno spazio di accesso proprio sulla confluenza delle valli e verso i rilievi alpini.
Un’immagine strategica tutta da giocare, valorizzando il ruolo territoriale compreso tra Italia e Svizzera, tra Piemonte e Lombardia, oggi anche possibile riferimento per l’ area metropolitana di Milano.
La Città di Verbania è lo spazio baricentrico per far ripartire l’economia, di supporto alle grandi aree metropolitane facilmente raggiungibili, che possano costituire veri e propri laboratori di ricerca e sviluppo di nuove opportunità.
Le scelte strategiche che attueremo vanno collocate in un ragionamento di “grande area policentrica”, perché è chiaro che al di là delle semplici scelte che riguardano il singolo comune, non è più tempo di pensare, lavorare e ragionare da soli.

Per poter crescere e progredire occorre un dialogo stretto e costruttivo con tutti i Comuni della sponda piemontese e lombarda del Lago Maggiore, sia del versante italiano che di quello svizzero, con i comuni collinari e dell’entroterra: ecco perché sono necessarie scelte strategiche di ampia visione.
Una stretta correlazione con gli altri Comuni per promuovere un ambito territoriale interregionale e transfrontaliero studiando e attuando progetti comuni per lo sviluppo in campo turistico, economico, dei trasporti e delle comunicazioni, ambientale e culturale.

La ricucitura del rapporto tra i borghi urbani e le cosiddette “periferie”, o frazioni, è un nostro obiettivo prioritario.
La Città è intesa come un sistema unico con i tre centri urbani maggiori (Intra, Pallanza e Suna) collegati con una rete di connessioni chiare e leggibili (cartellonistica avanzata e identificativa, con strumenti digitali interattivi. Una scelta “smart” che caratterizza la fruibilità della Città per gli ospiti migliorando al tempo stesso la qualità della vita dei residenti.

3.1 LE FRAZIONI SONO PARTE INTEGRANTE DELLA CITTA’Le frazioni sono attualmente condannate al ruolo di periferia di Verbania, a causa dell’oggettiva mancanza di attenzione e di interesse da parte dell’Amministrazione comunale.
La nostra azione amministrativa, anche attraverso le segnalazioni da parte dei cittadini, sarà mirata ad operare quotidianamente sul territorio con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, mediante un piano organico comprendente:
– Pulizia periodica dei pozzetti di raccolta delle acque piovane;
– Pulizia dei cigli stradali;
– Pulizia dei parcheggi, delle aree verdi e dei parchi giochi;
– Taglio dei rami delle piante a ridosso della carreggiata.
Una città pulita, con il verde curato, strade e marciapiedi ben tenuti, arredi urbani confortevoli, tombini non intasati è una città che migliora la qualità della vita dei suoi abitanti e dei suoi ospiti.
Infine, per tutte le aree periferiche riteniamo necessaria una riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico compresa la sistemazione delle fermate di VCO Trasporti nonché delle fermate dello scuolabus.

FONDOTOCE
Fondotoce è la porta di accesso alla Città e intendiamo attuare le seguenti azioni:
• Rivisitazione di Piazza Adua, riqualificazione e accessibilità dell’area sottostante l’ex scuola elementare.
• Messa in sicurezza dei passaggi pedonali e creazione di percorsi protetti lungo la SS34.
• Interventi mirati al rallentamento della velocità mediante l’installazione di dispositivi tecnici, segnaletica verticale e orizzontale speciale.
• Manutenzione della pista ciclabile e del verde lungo il canale.
• Realizzazione di nuovi spogliatoi per il campo di calcio e interventi di miglioramento ed ampliamento degli spazi accessori per consolidare il ruolo di aggregazione sociale dell’impianto sportivo.
• installazione di nuove pensiline di fermata dell’autobus lungo la tratta Fondotoce Stazione FS.

CAVANDONE
Cavandone è la più piccola frazione di Verbania, nota per la sua vista ineguagliabile sulle acque del Lago Maggiore e sull’intero Golfo Borromeo e intendiamo attuare le seguenti azioni:
• Riqualificazione del collegamento del Pellegrino che circonda il Monterosso.
• Valorizzazione dell’antico borgo e del “Tasso di Cavandone”, albero secolare (“taxus baccata” di circa 400 anni) dal caratteristico tronco “intrecciato”.
• Realizzazione di un percorso di collegamento di emergenza da utilizzarsi in caso di interruzione della strada di accesso.
• Manutenzione del verde e delle cunette lungo Via XX Settembre e Via Corsica.
• Ripristino dell’area destinata all’eliporto.
• Studio per la messa in sicurezza dell’intersezione tra Via XX Settembre e C.so Nazioni Unite.

TROBASO – RENCO
Questa frazione merita le seguenti azioni:
• Interventi per la messa in sicurezza di Via Repubblica.
• Riordino e regolamentazione della sosta nelle adiacenze della Scuola Ranzoni e nelle varie strade limitrofe.
• Revisione con ATC e i proprietari delle vie interne di accesso alle palazzine site in Via Renco e manutenzione del verde e delle alberature.
• Interventi per la messa in sicurezza del transito pedonale e installazione di una nuova pensilina di fermata dell’autobus.
• Riqualificazione del parco giochi.

POSSACCIO
Questa frazione merita le seguenti azioni:
• Messa in sicurezza dei pedoni nel tratto di strada tra il ponte sul San Giovanni e le scuole Bachelet di Trobaso.
• Realizzazione di nuovi posti auto.
• Rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale per migliorare le condizioni di sicurezza del transito dei pedoni.
• Sistemazione a norma di sicurezza, anche con posa di panchine, delle fermate di VCO Trasporti nonché fermate scuolabus;
• Completamento riqualificazione della pavimentazione delle vie e delle aree di sosta nel centro storico.

ZOVERALLO – BIGANZOLO – TORCHIEDO – ANTOLIVA
Queste frazioni meritano le seguenti azioni:
• Interventi mirati al rallentamento della velocità su Corso Italia, Via Zappelli, Via Intra Premeno e Via Mapelli.
• Completamento della costruzione di marciapiedi in Corso Italia.
• Rifacimento parziale delle pavimentazioni stradali in Via Sicilia, Via Firenze e riordino della Via al Cimitero.
• Realizzazione di un’area da adibire a parco giochi.
• Realizzazione di parcheggio in Via alla Fontana come previsto nel PRGC.
• Regimazione delle acque meteoriche.
• Sistemazione e manutenzione di Via Tamburini e di Via alla Pastura con il mantenimento delle caratteristiche esistenti.
• Creazione di nuovi posti auto diffusi.
• Sistemazione di sentieri e mulattiere che collegano Intra con la fascia collinare.

UNCHIO
Questa frazione merita le seguenti azioni:
• Messa in sicurezza del transito dei pedoni dalla rotonda lungo la Via per Cossogno.
• Manutenzione e riqualificazione dell’arredo urbano.
• Studio di nuove opportunità di collegamento.
• Sistemazione della sentieristica sul “Motto” (mulattiera della Via Crucis).
• Creazione di nuovi posti auto diffusi.

La Città di Verbania costituisce uno snodo fondamentale della mobilità lungo la costa piemontese del Lago Maggiore. Tutto il traffico da e per il confine svizzero di Piaggio Valmara deve transitare da Verbania e in particolare dal lungolago di Intra e dal centro di Fondotoce. Lo stesso lungolago costituisce una direttrice preferenziale di raccordo tra la collina intrese ed il resto della rete stradale.

4.1 LA CIRCONVALLAZIONE DELLA CITTÀ NELLA VISIONE DI LUNGO PERIODO
Da almeno una trentina d’anni la Città di Verbania auspica di avere una vera e propria circonvallazione che non è mai stata avviata ma che riteniamo debba essere considerata, impostata e inserita nello strumento urbanistico per programmare la sua realizzazione in una visione strategica di lungo termine.

4.2 LA “CIRCONVALLAZIONE DI GRONDA” LUNGO IL TORRENTE SAN GIOVANNI PER ALLEGGERIRE IL TRANSITO NEL CENTRO DI INTRA
Fondamentale per risolvere i problemi viabilistici di Verbania sarà la realizzazione della “circonvallazione di gronda”, lungo l’argine del San Giovanni, collegata alla via per Possaccio e alla strada provinciale SP 59 della Valle Intrasca verso Bieno, San Bernardino Verbano, Fondotoce e Mergozzo con un nuovo innesto alla rotatoria di Fondotoce e alle SS 34 e SS 33.
L’opera sarà realizzata con una suddivisione del tracciato in lotti, secondo definite intersezioni per renderla progressivamente funzionale.

4.3 LA SS 34: ASSE VIARIO STRATEGICO PER I LAVORATORI FRONTALIERI E PER I FLUSSI TURISTICI E COMMERCIALI
TRA ITALIA E SVIZZERA
La SS 34, unica infrastruttura viaria che serve la sponda occidentale dell’alto lago e collega la Svizzera con l’Italia, è l’asse viario utilizzato quotidianamente da oltre 1.500 lavoratori frontalieri per raggiungere il posto di lavoro, dai flussi turistici provenienti dalla Svizzera, dalla Germania e dal Nord Europa, dagli svizzeri che raggiungono Verbania per fare shopping, pranzare e cenare nei nostri bar e ristoranti e dagli operatori commerciali che importano/esportano nella vicina Svizzera merce e prodotti. Di concerto con gli altri Comuni territorialmente interessati dovranno essere completati gli interventi in
corso per la messa in sicurezza dei versanti e definito con ANAS un cronoprogramma per la realizzazione delle opere di sua specifica competenza.

4.4 VIABILITÀ, SENSI DI CIRCOLAZIONE, ROTATORIE, SOSPENSIONE ZTL IN P.ZZA GARIBALDI A PALLANZA
Nell’ambito di una riorganizzazione dei sensi di circolazione all’interno dei centri abitati e dei flussi di entrata e di uscita dalla Città, per alleggerire il traffico in alcuni nodi strategici di grande afflusso con frequente presenza di code e di forti intasamenti (tra cui il semaforo della Beata Giovannina, l’incrocio a Fondotoce tra la SS 34 e la SP 59 per Bieno), prevediamo:
• Inversione del senso unico in via Troubetzkoy tra la località Beata Giovannina fino a Palazzo Cioia, con la formazione di una rotatoria;
• Riprogettazione degli innesti delle strade provinciali per Mergozzo e San Bernardino Verbano nella rotatoria di Fondotoce per evitare rallentamenti e ovviare ai rischi stradali in immissione di corsia.
Prevediamo la realizzazione di una rotatoria stradale per regolare l’intersezione tra la SS 34 e via Vittorio Veneto, in prossimità del parcheggio di Villa Taranto. Così facendo, sarà possibile regolare meglio i flussi di traffico sull’arteria
principale e costituire la “porta di accesso” per Pallanza.
Prevediamo inoltre, fintanto che non sarà fruibile nelle vicinanze un nuovo parcheggio, la sospensione della ZTL e la ripresa del transito veicolare con una razionale organizzazione di posti auto in Piazza Garibaldi, a Pallanza.

4.5 LA CICLOVIA TRANSFRONTALIERA LOCARNO-VERBANIA-DOMODOSSOLA E IL PIANO AZZURRO CICLOTURISTICO (PAC)
Il tratto di pista ciclabile da Suna a Fondotoce deve essere connesso con la Ciclovia del Toce, la spina dorsale dell’infrastruttura da cui si irradia la rete ossolana di itinerari, percorsi sportivi, storici, turistici ed ecologici. Una grande possibilità per collegare Verbania a Domodossola e a tutto il resto dell’Ossola.
È per queste ragioni che va considerata l’ipotesi di un progetto che dalla Ciclovia del Toce si estenda a tutti comuni secondo diversi itinerari turistici, storici, paesaggistici, naturalistici, sportivi e gastronomici, un piano che preveda un brand riconoscibile da proporre anche ai praticanti internazionali del turismo sostenibile.

Il PAC – Piano Azzurro Cicloturistico – non può che nascere dalla volontà congiunta della Provincia e dei tre comuni capofila: Locarno, Verbania e Domodossola. Questi potrebbero realizzare questo collegamento blu, verde e oro: da Locarno si attraversa il lago in battello per arrivare a Intra o a Villa Taranto, proseguendo poi per Pallanza, Suna, il Monte Rosso, le spiagge del golfo Borromeo, la Riserva Speciale di Fondo Toce, risalendo nel verde attraverso la valle del Toce con percorsi lungo la linea Cadorna, il Montorfano, Mergozzo, Ornavasso, i santuari, le fortificazioni della linea Cadorna, Migiandone, Vogogna, Premosello, l’Oasi di Bosco Tenso, fino ad arrivare a Domodossola.
Le aree progettuali d’intervento e le proposte concrete che verranno considerate nel Piano Azzurro del Cicloturismo (PAC) si possono così riassumere:
• Monterosso, il monte ciclopedonale di Verbania;
• Fondotoce, alla scoperta dell’Ossola, il Vergante e il lago d’Orta;
• Verbania, la Valgrande e la Linea Cadorna;
• Verbania Città Ciclabile, con il completamento della rete ciclabile cittadina, mettendola in connessione con i tratti di piste ciclabili esistenti da ripristinare, quindi candidando Verbania a diventare COMUNE CICLABILE riconosciuto dalla FIAB. Così sarà possibile poter fruire della città attraverso la mobilità ciclistica anche per andare al lavoro e a fare la spesa.
Le potenzialità sono innegabili, già la Ciclovia del Toce spesso interrotta è pregevole, ben inserita nel paesaggio e a basso impatto ambientale, ma manca continuità. I raccordi però sono disagevoli e non vi sono percorsi tematici che dirigano verso le attrazioni della “terra di mezzo”, dalle visite ai centri storici alle tavole imbandite di prodotti tipici delle valli ossolane.

4.6 LE SPONDE DEI TORRENTI SAN BERNARDINO E SAN GIOVANNI: DA SPAZI NON FRUIBILI E DEGRADATI A
PARCHI URBANI FLUVIALI
I Torrenti San Bernardino e San Giovanni, due simboli della nostra Città, devono diventare i protagonisti del “parco fluviale” con la creazione di percorsi pedonali facilmente raggiungibili e di una passeggiata bassa inondabile nelle fasi di piena. Un “parco fluviale” capace di resistere e sopportare gli innalzamenti del livello delle acque durante le piene, per poi riemergere
senza danno alcuno. Interventi di rigenerazione urbana lungo le foci dei due torrenti che comunichino col paesaggio d’acqua.

4.7 ISTITUZIONE DI UN SERVIZIO NAVETTA PER COLLEGARE LA STAZIONE FERROVIARIA CON LA CITTÀ
L’ubicazione della stazione ferroviaria in zona suburbana produce forti disagi agli utenti che usufruiscono del treno.
Pertanto, in collaborazione con VCO Trasporti – azienda del trasporto pubblico locale -, promuoveremo l’istituzione di un “servizio navetta” dedicato per collegare la stazione ferroviaria di Verbania alla Città.

4.8 ISTITUZIONE DI UN “CITY BUS” URBANO: UN SERVIZIO PER RESIDENTI E TURISTI.
Con l’istituzione di un “City bus” urbano le varie aree della Città saranno funzionalmente collegate e chiunque potrà raggiungere la propria meta per fare compere o recarsi negli uffici, consumare un pasto o bere un semplice caffè, senza dover perdere tempo per cercare parcheggio.

4.9 ISTITUZIONE DI UN SERVIZIO NAVETTA ESTIVO DALLA PIANA DI FONDOTOCE FINO A SUNA, PALLANZA E INTRA
Promuoveremo inoltre, nel periodo estivo, l’istituzione di un servizio navetta speciale, in orario serale, che permetta ai verbanesi e agli ospiti delle strutture ricettive di raggiungere i nostri centri storici senza muoversi in automobile. Meno traffico, meno inquinamento, meno occupazione di posti auto.

4.10 TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: INTERMODALITÀ E COORDINAMENTO
Occorre aumentare l’attrattività dei servizi di trasporto pubblico e diminuire l’utilizzo delle automobili; Verbania, in collaborazione con le società di trasporto pubblico VCO Trasporti, Navigazione Lago Maggiore e Ferrovie dello Stato, deve attivarsi al fine di assicurare una maggiore qualità dei servizi di trasporto pubblico locale attuando scambi intermodali e coordinando la rete dei trasporti pubblici su acqua, gomma e ferro.
A tal fine è necessaria l’istituzione di un tavolo di lavoro per coordinare linee, orari e servizi. Una città di lago come Verbania deve poter disporre di efficienti collegamenti via acqua a disposizione di residenti, lavoratori e turisti.

La realizzazione di nuovi parcheggi è un’assoluta priorità per tutta la Città di Verbania. Prima di avviare la pedonalizzazione di aree e/o piazze è necessario realizzare nuovi parcheggi:
• Parcheggio San Giovanni. Realizzazione di un nuovo parcheggio multipiano fuori terra nell’area limitrofa già destinata a parcheggio pubblico, presso Villa Simonetta (3 piani fuori terra);
• Ampliamento del parcheggio tra l’ingresso posteriore del Cobianchi e il Torrente San Giovanni;
• Parcheggio del Centro Eventi “Il Maggiore” nell’area ex Gasometro in via San Bernardino;
• Progetto di riqualificazione della Sassonia insieme alla creazione di nuovi posti auto;
• Parcheggio multipiano di nuova realizzazione a basso impatto ambientale, al servizio del lungolago di Pallanza e di piazza Antonio Gramsci, posto in via alle Caserme presso l’area edificata dell’ex Caserma di Pallanza. L’intervento comprende la parziale demolizione dell’edificio in disuso per realizzare la nuova costruzione di parcheggio pubblico a due piani interrati
con soprastanti tre piani nascosti entro i muri dell’edificio, che vengono mantenuti e valorizzati. Le facciate presentano alla sommità una cornice di balaustre che delimita l’ultimo piano a parcheggio adombrato da pensiline fotovoltaiche arretrate e non visibili da via alle Caserme;
• Raddoppio del parcheggio in via Franco Verna all’Ospedale Castelli;
• Riqualificazione con destinazione a parcheggio pubblico multipiano della struttura in cemento armato in disuso tra via Monte Zeda, via Raffaello Sanzio e via Michelangelo Buonarroti;
• Convenzionamento con i privati, mediante concertazione urbanistica, per la realizzazione di nuovi parcheggi pubblici interrati alle ex Orsoline, a Pallanza, e a Villa Mater, a Suna.
• Individuazione di aree destinate al parcheggio delle moto e creazione di nuovi posti
Altro aspetto fondamentale del nostro mandato sarà quello di togliere dall’isolamento le periferie, oggi condannate senza ragione a una solitudine che rende più difficile la quotidianità degli abitanti e delle attività commerciali.
L’individuazione specifica degli interventi per la creazione di nuovi “posti auto diffusi” verrà stabilita nei primi mesi di mandato confrontandosi e condividendo le localizzazioni con i consigli di quartiere ed i residenti.

5.1 AREA DI SOSTA DEDICATA AL CAR POOLING PER I LAVORATORI FRONTALIERI
Una particolare attenzione dobbiamo rivolgerla alle esigenze di sosta degli oltre mille lavoratori frontalieri che ogni giorno si recano in Canton Ticino. Sono lavoratori che producono reddito per la Città attraverso il ristorno delle loro tasse al Comune, che alimentano l’economia cittadina, ma che ricevono molto meno di quanto danno.
Un’azione amministrativa concreta che può essere realizzata è quella di individuare un’area da destinare a un punto di sosta riservato, sicuro e videosorvegliato, in modo da permettere ai lavoratori frontalieri di fare “car pooling”.

5.2 RIORGANIZZAZIONE DELLE AREE DI SOSTA
Contestualmente va studiato un piano che preveda il turnover dei veicoli, concentrando la sosta a pagamento (le aree blu) nelle zone centrali, quella libera e/o a disco orario nelle zone intermedie, quella totalmente libera al di fuori. Occorre valutare le esigenze della sosta per i residenti, anche nelle frazioni ove i posti auto privati sono particolarmente carenti

Verbania, Città di lago, di fiume e di valle, compresa tra acqua, rive ed entroterra, deve necessariamente coinvolgere anche il Territorio circostante, generando le condizioni per un’integrazione tra paesaggio urbano (i tre centri principali) e suburbano (le frazioni).

6.1 LA VALORIZZAZIONE DELLA RETE SENTIERISTICA
Il recupero e la valorizzazione, in chiave naturalistica, dei sentieri e dei percorsi pedonali che, lungo la costa, salgono a Fondotoce, Cavandone, Suna e Monterosso, oltre a costituire una rete di percorsi di collegamento pedonale all’interno della Città e tra il lago e l’entroterra, permetterà di collegarsi anche alla rete sentieristica del Parco nazionale Val Grande, della Valle Intrasca, di Cannobio, della Svizzera (lungo la Via delle Genti) e del Lago di Mergozzo (lungo il sentiero Azzurro).

MONTEROSSO: LA MONTAGNA DEI VERBANESI
Verbania è una delle poche realtà ad avere, all’interno del perimetro comunale, una montagna urbana.
Il Monterosso, la montagna dei Verbanesi, necessita lo sviluppo della rete sentieristica e la manutenzione dell’esistente, con interventi di messa in sicurezza e di realizzazione della segnaletica in conformità alle attuali normative regionali.
Un luogo di grande interesse storico e ambientale, che va valorizzato e messo al centro della Comunità verbanese.

BIGANZOLO, ZOVERALLO, ANTOLIVA
La località Pontini (sul Torrente San Giovanni) è l’inizio della Via delle Genti, con itinerari che portano alle frazioni di Biganzolo, Zoverallo e Antoliva per poi arrivare a Vignone e Arizzano e successivamente a Bée, Premeno e Piancavallo. Da Piazza Cavour di Intra, ci si dirige verso le Vigne e Zoverallo. In queste zone gli interventi riguardano quasi esclusivamente la realizzazione segnaletica verticale e orizzontale.

DALLA FOCE DEL TORRENTE S. BERNARDINO VERSO LA VAL GRANDE
Con la risalita del Torrente San Bernardino fino a Trobaso, proseguendo verso San Bernardino Verbano, Unchio, Cossogno e realizzando eventuali collegamenti verso Possaccio e Cambiasca si prospetta un’opportunità interessante per tutta la Cittadinanza. In questa zona gli interventi riguarderanno la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale oltre ad
opere puntuali nei punti più critici lungo strade carrozzabili.

6.2 E444IL LAGO, LE SPIAGGE E L’ACCESSIBILITÀ
Non servono grandi opere per offrire proposte concrete per la balneazione e il tempo libero in tema di lago e spiagge.
Verbania, lungo la SS 34 del Lago Maggiore da Fondotoce a Ghiffa, dispone di una serie di spazi a lago di dimensioni modeste e senza continuità.
Essenziale è il completamento delle piste ciclopedonali che possano fare da anello di congiunzione tra un luogo e l’altro della balneazione. L’area campeggi di Fondotoce, Tre Ponti e Buon Rimedio, la Beata Giovannina, Suna, il Lido, il CEM Maggiore, il Sasso, devono essere messe in rete per una fruibilità diffusa e dotate di servizi idonei.
Sarà altrettanto importante riqualificare la spiaggia del Rigoletto antistante il parco di Villa Maioni e il Centro Eventi “Il Maggiore” e offrire la possibilità di approdo nautico al servizio del Centro Eventi.
Un tema da non sottovalutare è quello relativo all’accessibilità per i disabili motori. Si tratterebbe di interventi semplici di avvicinamento all’acqua mediante rampe per l’utilizzo di apposite carrozzine in materiale plastico impermeabile. Tutte le spiagge potrebbero esserne dotate, qualificando l’immagine della città sotto il profilo turistico e non solo, generando anche
le condizioni per un allineamento urbano con attraversamenti a raso e marciapiedi accessibili.
Verbania, una Città di lago per tutti.

6.3 NUOVI APPRODI, WATER FRONT, DIPORTO NAUTICO E PORTO TURISTICO
Verbania necessita un potenziamento degli approdi: Intra, a differenza di Pallanza e Suna (qui i moli di approdo vanno migliorati e potenziati), non dispone di approdi. Il suo lungolago (dal Porto Vecchio al vecchio imbarcadero,
dal vecchio imbarcadero al Parco Cavallotti) è caratterizzato da un muraglione lungo tutta la passeggiata.
In particolare, nello spazio tra la tettoia del vecchio Imbarcadero, il Monumento ai Caduti e il Parco Cavallotti,
si potrebbe realizzare nel basso fondale una passeggiata, in materiale lapideo inondabile durante le piene del lago e raggiungibile mediante scalinate dall’attuale lungolago, dotata di una serie approdi (pontili tipici delle
rive) per i natanti di giornata. Una soluzione che consentirebbe di ottenere il duplice effetto oggi mancante, con una maggiore permeabilità acqua-terra e un incrocio con il tessuto urbano storico al di là della strada.
Una città di lago deve creare le condizioni affinché soggetti privati possano investire nel settore nautico con l’obiettivo di arrivare alla realizzazione di un nuovo porto turistico con dotazioni idonee di servizi e un luogo di incontro per la “gente di lago”.
A Suna il lungo lago necessita di un intervento di manutenzione straordinaria del verde, della pavimentazione, della riva degradante in pietra e di una rivisitazione dei parcheggi per aumentarne il numero.

6.4 FONTANA OLOGRAFICA DEL LAGO MAGGIORE NELLO SCENARIO DEL GOLFO BORROMEO
Prevediamo la realizzazione di una fontana olografica, nel golfo del lungolago di Pallanza. Si tratta di una tecnologia che è in grado di offrire uno spettacolo tridimensionale di forme d’acqua nebulizzate create dalla luce, attraverso un sistema di proiettori laser ad alta potenza che proiettano immagini su una superficie d’acqua. Questa fontana sarà in grado di coinvolgere e attirare l’attenzione di visitatori di tutte le età.

Per disegnare la Verbania del futuro si deve partire dall’Urbanistica e dalla Pianificazione Territoriale e, coerentemente con le osservazioni da noi presentate nell’agosto scorso, si inizierà da una sostanziale revisione della proposta tecnica del Progetto Preliminare di Variante Generale al Piano Regolatore.
Verbania ha “la risorsa oro” rappresentata dalle spiagge; “la risorsa blu”, rappresentata dall’acqua (il lago, la foce del Toce, i torrenti San Giovanni e San Bernardino) e “la risorsa verde” (le aree agricole, i boschi, i giardini pubblici e privati): risorse da collegare attraverso la rete della mobilità ciclopedonale ancora da sviluppare.
I valori in gioco sono tanti, molteplici, il principale è il suolo, risorsa limitata e non rinnovabile, bene comune di tutti perché di fondamentale importanza per la qualità della vita delle generazioni attuali e future, per la salvaguardia della salute, per l’equilibrio ambientale e per la tutela degli ecosistemi naturali, nonché per la produzione agricola finalizzata non solo all’alimentazione ma anche ad una insostituibile funzione di salvaguardia del Territorio.
Per questa ragione ogni strumento della pianificazione che delineerà nel tempo la futura Verbania deve oggi assicurare lo sviluppo sostenibile del territorio attraverso il rispetto di due principi:
1. la riqualificazione degli ambiti già urbanizzati;
2. il contenimento del consumo di suolo
Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla ristrutturazione degli immobili compromessi, non più funzionali o in stato di abbandono mediante interventi che mirano a favorire la sostenibilità ambientale e il miglioramento del tessuto edilizio e urbano sotto il profilo strutturale, architettonico, energetico, sociale ed economico.
Al fine di limitare il consumo di suolo e riqualificare la città esistente, occorre aumentare la sicurezza e le prestazioni energetiche degli edifici, promuovere con ogni mezzo gli interventi di riutilizzo delle aree dismesse, da bonificare, e la riqualificazione degli edifici esistenti.
Bisogna altresì considerare gli interventi edilizi minori ma non meno importanti, come il recupero dei sottotetti, dei tanti rustici, necessari a rinnovare le coltivazioni abbandonate e degli antichi terrazzamenti, nel rispetto delle disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio e del Piano paesaggistico regionale. Interventi, appunto, di rigenerazione urbana,
sociale, agricola, boschiva, naturalistica. Interventi che non possono e non devono comportare consumo della risorsa suolo né impermeabilizzare suolo libero, verde, paesaggio naturale compromettendo il fragile ecosistema che ci circonda.
Intendiamo applicare una pianificazione territoriale correlata all’urbanesimo verde per trasformare progressivamente Verbania nella “verde Verbania”, una eco-city sempre più sostenibile e resiliente, in armonia con l’ambiente naturale e allo stesso tempo funzionale ai desideri e alle necessità della Cittadinanza.
I principi di questa nuova strategia di urbanesimo verde nella pianificazione urbanistica prevedono:
• Riduzione del consumo di suolo, promuovendo la rigenerazione urbana e l’intensificazione edilizia nelle aree già edificate e favorendo la riqualificazione di aree già urbanizzate e dismesse;
• Tutela del paesaggio e del patrimonio naturale, proteggendo e valorizzando gli spazi verdi esistenti, parchi, giardini e creando foreste urbane;
• Mobilità sostenibile, incentivando l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata, come la bicicletta, il trasporto pubblico e la mobilità pedonale e favorendo così la strategia cicloturistica;
• Efficienza energetica, promuovendo la progettazione di edifici verdi e ad alta efficienza energetica per ridurre il consumo di energia e le emissioni di gas serra;
• Risparmio idrico, implementando sempre di più i sistemi di gestione sostenibile dell’acqua e favorendo il riutilizzo e la raccolta dell’acqua piovana attraverso le Nature Based Solution (NBS).
In sintesi, l’urbanesimo verde della nuova “verde Verbania” si propone di trasformare la città in ecosistemi urbani funzionali e resilienti, in grado di:
1. Migliorare la qualità della vita dei cittadini, offrendo un ambiente più sano e sicuro;
2. Ridurre l’impatto ambientale della città, contrastando il cambiamento climatico e l’inquinamento;
3. Promuovere la coesione sociale e l’inclusione, creando spazi pubblici accessibili e fruibili da tutti;
4. Favorire lo sviluppo economico sostenibile, creando nuove opportunità di lavoro e di investimento.
Tante le proposte per realizzare l’urbanesimo verde e trasformare Verbania nella “verde Verbania”:
• Piste ciclabili e pedonali sempre più integrate e collegate, valorizzando la Ciclovia del Toce;
• Tetti, terrazze e pareti verdi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici;
• Recupero di aree industriali dismesse, e conversione in nuovi spazi verdi pubblici e in nuove attività riferite al settore terziario avanzato e alle nuove tecnologie.

7.1 L’AREA ACETATI, DA PROBLEMA A OPPORTUNITÀ: UN PROGETTO CHE GUARDA AL FUTURO, PARTECIPATO E CONDIVISO CON TUTTA LA CITTÀ
L’area denominata “ex Acetati” è da tempo un luogo del quale la nostra Città deve riappropriarsi, con l’insediamento di nuove funzioni e attività.
Il tema è complesso, interessa non solo uno spazio post-industriale, ma coinvolge un rapporto con la Città, che vive di relazioni commerciali e sociali, che non possono prevedere nuovi insediamenti commerciali che hanno quale unico risultato quello di “uccidere” definitivamente i negozi, le attività commerciali dei nostri centri storici.
È necessario avere una visione che abbracci un futuro di medio-lungo termine. E questa visione non può non considerare quello che, intorno al territorio di Verbania e del VCO, sta avvenendo e dal quale potremo prendere spunto.
Nella vicina area di EXPO 2015, a nord di Milano e sull’asse autostradale e ferroviario che collega Milano a Verbania, si sta concretizzando un’operazione di riqualificazione decennale che vedrà la nascita di un progetto di “rigenerazione per uno sviluppo urbano sostenibile”, con la creazione di un nuovo polo di ricerca, innovazione, istruzione, sanità e industria 4.0.
Anche noi abbiamo un’area nel centro della Città che ha una simile configurazione. Proprio l’area dell’ex Acetati, che necessita una proposta di mix funzionali pubblici e privati, con la costruzione di un ecosistema sostenibile, un modello esemplare che deve diventare un nuovo catalizzatore urbano non solo per Verbania ma per tutto il territorio circostante strettamente collegato sia con Milano che con la Svizzera.
Per noi questo significa avere una visione che riconosca una centralità di attrezzature e servizi pubblici a livello sovracomunale, anche con l’insediamento di attività di ricerca, formazione e servizi che possano competere a livello internazionale, permettere agli operatori privati di sviluppare la qualità, il recupero architettonico degli edifici esistenti e
la funzionalità del proprio lotto, in base agli obiettivi e alle esigenze di un piano particolareggiato condiviso con le varie componenti economiche, sociali e istituzionali della Città. Bisogna applicare soluzioni tecnologiche in grado di garantire la massima sostenibilità energetica.
Si può realizzare un “parco tematico”, nel quale sviluppare innovazione per il ricercatore, il lavoratore, lo studente, con spazi comuni e piazze condivise dove sperimentare nuovi sistemi per la mobilità. Garantire una morfologia intesa come qualità dell’ambiente costruito in equilibrio con l’ambiente naturale circostante ed interno all’area, privilegiando l’unitarietà del parco e il suo relazionarsi con nuovi impianti sportivi, per lo svago, il tempo libero e il divertimento.
Prendiamo spunto e costruiamo rapporti con il territorio che in tempi recenti ha ospitato EXPO 2015 e che diventerà per tutto il nord Italia un riferimento per un nuovo modo di pensare il recupero e la rigenerazione urbana. La nostra è una visione che ha nelle reti e nelle relazioni un obiettivo che difficilmente potrà realizzarsi in una legislatura, ma che consentirà di porre basi solide per quello che Verbania potrà essere e diventare in un prossimo futuro.
È pertanto essenziale che l’intero processo di elaborazione degli obiettivi e delle previsioni riesca ad ottenere la massima condivisione politica, collettiva e pubblica della città.
Serve una nuova visione più rispettosa e consapevole dell’incertezza di un futuro non sufficientemente chiaro oggi, che possa determinare uno scenario possibile e itinerante. Una nuova identificazione del processo di trasformazione che sappia coinvolgere oggi quella classe sociale che non appare e tende ad allontanarsi per mancanza di opportunità, ma che
invece costituisce quella probabile di domani, su cui è necessario investire positivamente coinvolgendola in un approccio innovativo: i giovani di oggi, possibili protagonisti di domani come professionisti e/o imprenditori, anche attraverso la scuola e l’università.

7.2 VILLA POSS, HOTEL EDEN, COLONIA MOTTA
Partendo dalla volontà di voler promuovere la bellezza dei nostri luoghi, intesa come qualità urbanistica, del paesaggio e del costruito, sarà compito dell’Amministrazione comunale affiancare, sostenere e monitorare le iniziative imprenditoriali avanzate da soggetti privati. Villa Poss, l’Hotel Eden e la Colonia Motta rappresentano tre grandi opportunità da non perdere per garantire forti ricadute nel pubblico interesse e dove è necessaria una grande sinergia tra pubblico e privato.

7.3 FONDOTOCE: PORTA D’INGRESSO ALLA NATURA DEL VERBANO
Sistematizzazione dei percorsi ciclopedonali esistenti per la creazione di un itinerario naturalistico che connetta il lago di Mergozzo e il Lago Maggiore, passando per la stazione Ferroviaria e il Movicentro e che costeggi il fiume Toce e il Canale di Mergozzo.
Creazione di un grande ambito di valenza e fruizione pubblica che si basi sul rafforzamento e la valorizzazione del capitale naturale, creazione di piccole attrezzature e segnaletica per una nuova percezione del parco ecologico della piana di Fondotoce come natura fruibile per il territorio e come porta di ingresso al territorio di Verbania – Val Grande.

7.4 IL RUOLO FUTURO DELLE GREEN COMMUNITIES NEL NOSTRO TERRITORIO
Le Green Communities si diffonderanno sempre di più come prevede la “Strategia Green Communities”, finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Foreste, acqua, energia, agricoltura, turismo, start-up, nuove filiere. Nuove modalità di gestione integrata e certificata del patrimonio                  agro-forestale, anche e soprattutto tramite lo scambio dei crediti
derivanti dalla cattura dell’anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno.
Le azioni sono state già definite, dobbiamo solo applicarle attraverso gli strumenti della pianificazione.
Si tratta di pianificare e gestire:
• il patrimonio agro-forestale e lo scambio dei crediti derivanti dalla cattura dell’anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno;
• le risorse idriche, certificando i processi e salvaguardando il ciclo dell’acqua;
• la produzione di energia da fonti rinnovabili locali, il microhydro, le biomasse, il fotovoltaico;
• lo sviluppo di un turismo sostenibile, sportivo e cicloturistico capace di valorizzare e distribuire con azioni di marketing territoriale le produzioni locali e “brandizzare” i valori paesaggistici e ambientali del nostro Territorio;
• il consumo di suolo, rifiutandone nuovo utilizzo, e la ricostruzione del patrimonio edilizio;
• gli impianti e le reti, rendendoli più efficienti;
• lo sviluppo sostenibile delle attività produttive (zero waste production, economia circolare e produzioni carbon neutral certificate);
• l’integrazione dei servizi di mobilità;
• lo sviluppo di modelli turistico ricettivi sostenibili tra gli albergatori, per rendere le loro imprese energeticamente indipendenti attraverso la produzione e l’uso di energia da fonti rinnovabili nei settori elettrico e termico.
Occorre valorizzare i boschi e la loro proprietà, perché chi li tutela avrà i suoi vantaggi.
I Comuni, le loro unioni, le aree protette, le fondazioni di bacino montano integrato e le organizzazioni di gestione collettiva dei beni comuni uniti nelle Green Communities possono utilizzare sistemi di contabilità ambientale e urbanistica e forme innovative di rendicontazione dell’azione amministrativa, attraverso l’istituzione di un Registro dei crediti di carbonio forestale presso il Crea, l’ente di ricerca del Ministero dell’Agricoltura e delle Politiche forestali.
Qui si possono registrare questi crediti con prevedibili effetti incentivanti degli scambi per tutti, compresi gli enti locali proprietari di foreste gestite sulla base di progetti forestali e che puntino all’incremento delle capacità di assorbimento di anidride carbonica.
Le imprese devono quantificare le loro emissioni di anidride carbonica e introdurre azioni di riduzione e di compensazione acquistando certificati ambientali e crediti dai nostri territori, dalle nostre montagne. Più boschi, più soldi ai comuni che sapranno organizzarsi secondo Legge e i criteri del Sistema di Gestione Ambientale (SGA) delle industrie.

Il turismo è un concetto ampio e complesso, pilastro per il sostegno e la crescita dell’economia locale. La politica del turismo della nostra città ha bisogno non di rilancio, ma di un effettivo “lancio”, di un “avvio”.
Di fronte alle sfide del mercato globale che richiedono risposte celeri, concrete e sforzi di adattamento sempre più pressanti, tutte le categorie economiche devono poter unire le loro forze con gli altri operatori del settore turistico e con
le Istituzioni per lavorare in un quadro consolidato, dove il turismo, e il turismo sostenibile e responsabile in particolare, siano una priorità per la nostra Città e per i Cittadini stessi.
Ogni forma di turismo praticato nel nostro Territorio, deve sempre essere in armonia con l’ambiente e la cultura locale conciliando la domanda dei turisti circa la fruizione delle risorse naturali e culturali, garantendone nel contempo l’integrità e accrescendone le potenzialità per il futuro.
Consideriamo l’ambiente una risorsa su cui investire, non solo da tutelare; per noi “sostenibilità” significa riconoscere nel patrimonio ambientale la vera materia prima per permettere alla cittadinanza di vivere meglio e per fare crescere di più la società.
Il punto di forza del nostro territorio è il contesto paesaggistico e ambientale articolato e ricco di vocazioni differenziate.
Valorizzare un territorio significa connettere tecnologia e storia locale, cultura e ambiente, infrastrutture e “spirito del luogo”.

Oggi serve una proposta organizzata, strutturata e allineata a una domanda sempre più esigente della popolazione turistica, con servizi di supporto, con attività per il tempo libero, con itinerari culturali, ludico-ricreativi, sportivi, religiosi, artistici. La ricerca di un brand tipico e identitario, capace di attrarre e rendere esclusiva l’immagine del Territorio, si basa essenzialmente su una visione strutturata di tutte le attività disponibili, ovvero con la messa in rete dell’intero comparto del “sistema turismo”, con l’obiettivo di determinare una crescita di interessi e di attività innovative in aderenza alle caratteristiche del Territorio.
È importante individuare il posizionamento ideale per promuovere il Territorio, con l’insieme delle attività, dall’accoglienza (alberghiera ed extralberghiera e l’ospitalità più in generale) alle offerte nei diversi settori (arte, cultura, sport, benessere etc.), trasformando il potenziale del Territorio in un marchio identitario (brand), come elemento identificativo e caratterizzante del Territorio stesso. Ciò significa commercializzare il Territorio nella sua complessità ma con un sistema unico e integrato.
Un progetto condiviso, sinergico e partecipato, per lo sviluppo di un modello turistico integrato ed ecosostenibile, costituisce il punto di partenza per la realizzazione di un sistema moderno e a dimensione d’uomo. Una proposta che possa caratterizzare la città per organizzazione, connessioni, formazione e competenze specifiche, attraverso il coordinamento di strutture e servizi adeguatamente messi in relazione, con lo schema seguente:
a) Mappatura necessità (servizi): mappatura dei servizi primari e secondari della città e del Territorio circostante, per assistenza sanitaria, sicurezza, connessioni, accompagnamento, logistica, trasporti, assistenza di settore
b) Mappatura attività complementari (indotto): mappatura delle attività complementari al turismo intesa come definizione delle opportunità potenziali, comprendente tutte le categorie delle attività di settore, con itinerari specifici a livello differenziato
c) Piattaforma integrata (network web): realizzazione di una piattaforma web per la messa in rete dell’offerta integrata a tutti i livelli, con proposte a pacchetto o configurabili a scelta del fruitore sulle diverse possibilità
d) Funzionamento delle attività (gestione): organizzazione, coordinamento e gestione integrata di tutte le attività distribuite in Città e nel Territorio circostante, per determinare il funzionamento complessivo dell’intero sistema nei diversi settori
e) Competenza e controllo (formazione): istituzione di un’area di competenza e controllo dei settori e delle categorie, per garantire la funzionalità del sistema turistico urbano ed un’adeguata e completa attività di formazione con il supporto di corsi professionali
Quattro sono gli obiettivi generali del nostro progetto strategico per il Turismo:
• Innovare, specializzare e integrare l’offerta turistica
• Accrescere la competitività del sistema turistico
• Sviluppare un marketing efficace e innovativo
• Realizzare una governance efficiente e partecipata nel processo di elaborazione e definizione del piano e delle politiche
turistiche della città

8.1 “AZZURRA ALLIANCE”: UN PIANO DI MARKETING E DI BRANDING TERRITORIALE
“Azzurra Alliance” è la proposta per definire il documento programmatico propedeutico alla formazione del “Piano di Marketing Territoriale” e del “Piano di Branding Territoriale” della Città di Verbania.
Bisognerà creare la rete neurale di “Azzurra Alliance”, il chatbot con Intelligenza Artificiale per rispondere alle domande e alle richieste di servizi della Cittadinanza e dei turisti. Il Piano di Marketing Territoriale rappresenta le strategie, le azioni e le promozioni per un turismo e un’economia sostenibile nel contesto della Città di Verbania e non solo, in quanto il Territorio del Verbano Cusio Ossola vanta un patrimonio naturalistico, storico e culturale di inestimabile valore, che lo rende una destinazione ideale per un turismo sostenibile e internazionale.
Il documento programmatico “Azzurra Alliance” ha lo scopo di definire strategie, azioni e promozioni per valorizzare questo patrimonio territoriale, per attrarre investimenti e visitatori attenti all’ambiente e alla cultura locale in sinergia con gli altri territori della provincia. Il documento non è esclusivamente focalizzato sulla città di Verbania ma all’intero contesto di
riferimento turistico, economico, storico e culturale che ha visto protagonisti nel tempo i comuni più importanti: Verbania, Domodossola, Omegna, Cannobio, Stresa, Baveno, Cannero Riviera, Ornavasso, Ghiffa e le valli ossolane.
Fondamentale sarà rappresentare al turismo l’heritage dei luoghi che serve anche a preservare la memoria del passato, evitando che conoscenze e cultura vengano dimenticate.
Preservare e tutelare oggi non basta, bisogna rigenerare tutti questi valori riconoscendoli come patrimonio economico, storico, culturale e sociale da valorizzare. Promuovere ed organizzare i luoghi e la loro storia vuol dire connetterli tra loro rendendoli coesi attraverso l’attività di marketing e di branding territoriale, per far emergere un’immagine unitaria volta a incoraggiare le persone a visitare un luogo specifico attraverso gli storytelling creati da “Azzurra Alliance”, attraverso le interrogazioni sul chatbot.
Tanti e trasversali gli interessi del turismo: un paesaggio, un’architettura, una composizione musicale, un atleta di carisma internazionale, un film, una serie televisiva, una mascotte, un fiore, un prodotto alimentare, una pizzeria, una ricetta gastronomica, un gelato, un profumo, una parete da scalare, un percorso in mountain bike, flora e fauna da conoscere, un’opera d’arte storica o contemporanea, un personaggio storico vissuto a Verbania e dintorni, un oggetto di design, tante informazioni che solo un’Intelligenza Artificiale riesce a gestire per dare risposte mirate alle specifiche richieste di cittadini
e turisti.
Tante e fortissime le suggestioni che emergono dal nostro territorio e che ne costituiscono lo spirito, le molteplici anime dei luoghi, quell’essenza unica che li distingue da tutti gli altri.
Non solo i luoghi nel territorio costituiscono le sue attrattive: abbiamo artefatti, manifestazioni, eventi tematici internazionali, lavorazioni delle materie, vestigia storiche, architettura navale, servizi e trasporti, arte culinaria, enologia.
Valorizzazione e diffondere queste espressioni culturali permette di preservare la memoria del passato, rafforzare il senso di identità e di appartenenza oltre a promuovere la diversità culturale.
La rete neurale di coesione delle informazioni per mezzo di chatbot e dell’Intelligenza Artificiale è necessaria per stabilire quei collegamenti culturali che mancano e che servono per creare cultura diffusa del Territorio.
La rete neurale di “Azzurra Alliance” è alla base dell’idea della cultura diffusa del Territorio, basata sull’idea di utilizzare le reti neurali artificiali per mappare, analizzare e comprendere la cultura di un territorio in modo olistico e interconnesso.
Una rete neurale quella di “Azzurra Alliance”, che verrà definita secondo specifiche caratteristiche e regole:
• Visione olistica: creare una visione olistica della cultura del territorio, tenendo conto di diverse forme di espressione e di diversi aspetti della vita social
• Interconnessione: evidenziare le connessioni tra diverse forme di cultura, mostrando come esse siano collegate e interdipendenti
• Comprensione profonda: avere una comprensione più profonda della cultura del territorio, identificando tendenze, modello e influenze che potrebbero non essere evidenti a un’analisi superficiale Molteplici le applicazioni di “Azzurra Alliance”:
a. Promozione della cultura: promuovere la cultura del Territorio, identificando i suoi punti di forza e le sue caratteristiche uniche
b. Sviluppo locale: supportare lo sviluppo locale, identificando le risorse culturali e le potenzialità del Territorio
c. Educazione: educare le persone sulla cultura del Territorio, in modo interattivo e coinvolgente
d. Ricerca: potrebbe essere utilizzata dai ricercatori per studiare la cultura del Territorio in modo più approfondito e sistematico.

8.2 ITINERARI: MOTORI DI SVILUPPO DELLA PROPOSTA TURISTICA
Gli itinerari turistici nascono dalla messa in rete delle cose disponibili, con la catalogazione delle opere e degli interessi, oltre che delle bellezze naturali. È possibile costruire modelli di itinerari basati sulle categorie disponibili: turismo religioso e culturale (i monumenti, le chiese, i palazzi), enogastronomico (i percorsi del gusto nelle contrade del centro storico),
artigianale (le botteghe dei prodotti tipici delle valli), archeologia industriale (per es. sul percorso delle vecchie rogge), ma se ne possono individuare diversi, soprattutto nel collegamento con le frazioni e i sentieri di mezza costa.
Uno sforzo che necessita una cartellonistica anche interattiva, con possibilità di visite guidate coadiuvate dalle scuole locali (per esempio il Ferrini nell’indirizzo Turistico) e con studenti (alternanza scuola-lavoro) ma con una possibile formazione futura trasformabile in attività professionale.

8.3 DALL’UFFICIO DI INFORMAZIONE TURISTICA E DI ACCOGLIENZA AGLI “SMART CENTER” PER TUTTI
Un vero punto di riferimento per chi arriva a Verbania e per le attività ricettive e commerciali è lo “smart center” della città, sempre aperto a tutti per informare cittadini e turisti sulle iniziative dei commercianti, per far conoscere i prodotti alimentari e artigianali tipici della Provincia e tutti gli eventi di Verbania, ma non solo.

8.4 UNA CITTÀ VIVA E DINAMICA TUTTO L’ANNO
Creazione di una carta “VIVIVERBANIA” per il turista, che valga anche come biglietto di Villa Taranto, delle Isole Borromee, del Teatro Maggiore, di Villa S. Remigio, del Museo del Paesaggio e che contenga una mappa dettagliata della città, l’elenco delle attività commerciali convenzionate (alberghi, ristoranti, negozi etc.), l’ingresso nei musei, i percorsi tematici, le convenzioni con altri comuni anche nell’ottica di promuovere la centralità di Verbania. Per far vivere la nostra Città è necessario mettere in campo un’efficace e rinnovata programmazione degli eventi per dare impulso al tessuto economico e produttivo della città anche nei periodi di bassa stagione. Un corretto progetto di destagionalizzazione si crea anche attraverso l’intercettazione di flussi turistici di altre destinazioni limitrofe e con il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse che ruotano attorno al sistema territoriale e che operano oltre che nei mesi estivi, anche nei periodi di bassa stagione.

8.5 EVENTI DI RICHIAMO INTERNAZIONALE: CREIAMO SINERGIA TRA VERBANIA E “IL FUORI SALONE” DI MILANO.
L’OUTDOOR LIVING NEI GIARDINI DI VILLA TARANTO E DI VILLA SAN REMIGIO
A Verbania mancano eventi di richiamo internazionale e la nostra posizione geografica e la vicinanza con l’area metropolitana di Milano potrà consentirci di creare e sviluppare sinergie con il Fuorisalone di Milano.
Il Fuorisalone porta a Milano nella Settimana del Design più visitatori del Salone del Mobile. Il Fuorisalone non è un evento fieristico, pertanto non è organizzato da nessun ente e non è gestito da alcun organo centrale istituzionale. I singoli promotori si organizzano autonomamente fino a creare un grande evento collettivo che si concentra nel mese di aprile, in
concomitanza con il Salone del Mobile. Molteplici sono i produttori che non vengono rappresentati per ragioni di spazio e di contesto inadeguato. I produttori di arredo e di complementi outdoor hanno la necessità di rappresentarsi ma non trovano il paesaggio ideale. Ecco perché mettere a sistema due importanti elementi di attrattività internazionale della città
di Verbania: l’unione tra il parco botanico di Villa Taranto e i giardini di Villa San Remigio.
Un’attrattiva turistica internazionale ma anche lo scenario per eventi pubblici, economici e societari, in primis Garden Expo & Festival Garden del lago Maggiore, l’esposizione sul giardinaggio e l’outdoor living, il Fuori Salone del Mobile da giardino a Villa Taranto e Villa San Remigio sono un’occasione unica ed irrinunciabile per Verbania perché attirano un gran numero
di visitatori oltre a diffondere conoscenza e creare occasioni per l’imprenditoria.
Linfa vitale per l’economia del turismo ma soprattutto occasioni per una nuova imprenditoria che, trainata da questi grandi eventi annuali e internazionali, riuscirebbe a formarsi per offrire un’ampia gamma di prodotti, servizi per il giardinaggio ed arredo outdoor.
La vicinanza di Milano e la possibilità di arrivare a Verbania da un percorso sull’acqua, lungo il Ticino, renderebbe ancora più suggestiva questa kermesse paesaggistica con mostre itineranti a Villa Giulia, al Maggiore, nella corte di Palazzo Viani Dugnani e presso Palazzo Biumi Innocenti, con notevoli ricadute per le collezioni permanenti del nostro Museo del Paesaggio.

8.6 I GIARDINI DELLA CASTAGNOLA
Lo studio per l’armonizzazione, nel rispetto delle originarie caratteristiche dei Giardini di Villa Taranto e del Parco di Villa San Remigio, è l’elemento indispensabile alla creazione dei “Giardini della Castagnola”, un sistema ambientale definito dall’arte dei giardini, nei suoi stili più caratteristici e rappresentativi: all’inglese o stile informale e all’italiana o stile formale.
L’ipotesi è realizzare un’offerta culturale e turistica di richiamo internazionale rappresentata dal Parco di Villa San Remigio, dal prestigioso Giardino di Villa Taranto e dal Centro Culturale degli Studi sul Paesaggio previsto negli ultimi due piani di Villa San Remigio.
È fondamentale stabilire il legame con Milano per sviluppare il progetto finalizzato ad esporre il Garden Living, l’Outdoor Living nei giardini di Villa Taranto e di Villa San Remigio dando il via alla stagione turistica. Fiere ed esposizioni procurano una serie di benefici economici all’indotto della città che le ospita e alla popolazione residente.
I principali benefici sono i seguenti:
• Aumento del fatturato e dell’occupazione. Le fiere e le esposizioni attirano visitatori da tutto il mondo, che spendono denaro per i biglietti d’ingresso, per il cibo e le bevande, per l’alloggio e per i servizi turistici. Questo aumento della
domanda genera un aumento del fatturato per le imprese locali e crea nuovi posti di lavoro
• Diffusione dell’innovazione. Le fiere e le esposizioni sono un’importante occasione per le imprese di presentare le proprie novità e innovazioni. Questo può portare a nuovi accordi commerciali e a investimenti, che a loro volta generano crescita economica
• Promozione del territorio. Le fiere e le esposizioni possono essere un’importante opportunità per promuovere il territorio e attirare nuovi visitatori e investitori
In particolare, i benefici per la popolazione residente possono essere i seguenti:
1. Aumento dell’offerta di lavoro. Le fiere e le esposizioni generano nuove opportunità di lavoro per la popolazione residente, sia in termini di posti di lavoro permanenti che di posti di lavoro stagionali;
2. Miglioramento dell’offerta di servizi. Le fiere e le esposizioni possono portare a un miglioramento dell’offerta di servizi locali, come trasporti, ospitalità e ristorazione;
3. Aumento della qualità della vita. Le fiere e le esposizioni possono contribuire a migliorare la qualità della vita dei residenti, rendendo la città più vivace e attrattiva;
4. In Italia, le fiere e le esposizioni rappresentano un settore importante dell’economia. Nel 2021, il sistema fieristico italiano ha generato un fatturato di oltre 22,5 miliardi di euro e un valore aggiunto di oltre 10,6 miliardi di euro.
Queste cifre evidenziano l’importante contributo che le fiere e le esposizioni danno all’economia italiana.

8.7 COLLABORAZIONI E CO-PARTECIPAZIONI
La collaborazione tra comuni e organizzazioni di eventi internazionali in ambito turistico e culturale è un fenomeno in crescita, favorito dalla consapevolezza che la frammentazione delle risorse e delle competenze può ostacolare lo sviluppo di un’offerta turistica e culturale competitiva.
Le collaborazioni e le co-partecipazioni intendono perseguire queste finalità:
• Sviluppare un’offerta turistica e culturale integrata e competitiva, più ricca e diversificata, in grado di attrarre un maggior numero di visitatori
• Promuovere il Territorio in maniera congiunta realizzando campagne di promozione turistica coordinate, che favoriscano la conoscenza del Territorio e dei suoi attrattori
• Migliorare la qualità dei servizi turistici offerti, come la ricettività, la ristorazione, la mobilità e l’informazione turistica
• Realizzare economie di scala per condividere i costi di realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi turistici
• Favorire la sostenibilità del turismo sviluppando azioni ed eventi per un turismo sostenibile, che rispetti l’ambiente e le comunità locali
• L’obiettivo è la co-partecipazione con realtà d’eccellenza limitrofe, come Settimane Musicali di Stresa, Monte Verità di Ascona, Festival del Cinema di Locarno, Amalago, Brunitoio, Slowfood, Distretto Turistico dei Laghi, Villa Taranto
• Sviluppare sinergie con le scuole (licei ed istituti professionali in primis).

È evidente quanto il turista mostri interesse per la tipicità e l’unicità dei prodotti, tipicità e unicità che però rischiano di non sopravvivere. Va quindi affrontato il problema dell’inversione di tendenza in uno scenario che difficilmente potrà mutare nel prossimo futuro.
Immaginare i percorsi dei centri storici con un ritorno alle origini significa riscoprire le tipicità delle botteghe, con offerte diverse e alternative alla grande distribuzione e al concetto di franchising. Siamo consci che non sia facile mutare la tendenza di un processo, che per anni ha visto imporre linee di abbigliamento e scarpe al pari di un “mall” dei noti satelliti commerciali.
È tuttavia necessario invertire la tendenza, come è avvenuto in pochi casi in cui il prodotto tipico – non raggiungibile ovunque – ha generato un ritorno alla tradizione. Alcune città come Lucca hanno superato la fase di declino e oggi rappresentano delle isole di tipicità, dove è ancora possibile riscoprire le botteghe dei saponi o le drogherie, con locali tipici di cucina e di assaggi enogastronomici di grande successo.
I percorsi del gusto e la contrada delle botteghe con i prodotti tipici, enogastronomici e di artigianato tipico delle nostre valli, potrebbero contribuire a un processo turistico già affrontato e sperimentato in molte altre località sia nazionali che estere.
I nostri mercati settimanali sono una ricchezza che va valorizzata nel contesto del progetto di riqualificazione della Sassonia (Piazza Fratelli Bandiera, Piazza Mercato, Piazza Don Minzoni e vie limitrofe) che va elaborato ed attuato partendo da un elemento consolidato e che tale deve rimanere, che è l’attuale disposizione planimetrica delle piazzole del mercato del sabato di Intra.

L’offerta culturale deve costituire una delle carte vincenti della Città; la sua grande varietà, dal Museo del Paesaggio, ai beni artistici e architettonici da valorizzare e inserire in specifici itinerari, al CEM, ai premi letterari, a Editoria e Giardini, a LetterAltura, alle sinergie con Stresa Festival e con le Settimane Musicali, all’attività dell’associazionismo del settore, possono aprire a un pubblico diversificato.
Per dare nuovo slancio alla vita culturale, servono azioni concrete da attuare attraverso il reperimento di risorse economiche, ma anche di capacità progettuali innovative, che facciano riferimento a una visione ampia e internazionale della cultura. Per realizzare questi obiettivi, occorre lavorare a tutti i livelli (educazione e comunicazione) per formare una cultura condivisa.
Una questione fondamentale è creare la struttura in grado di coordinare e di reperire risorse per attuare i vari progetti: la “Fondazione Verbania Cultura”. Si può pensare a forme di autofinanziamento, coinvolgimento di associazioni di volontariato, di servizio civile. La struttura ad hoc deve rispondere a una visione unitaria della cultura, attraverso i vari canali interni ed esterni.
Per questo occorrono professionalità qualificate in grado di attingere ai finanziamenti disponibili anche a livello europeo. Tale struttura dovrà provvedere a:
• Cercare finanziamenti per evitare che le iniziative gravino sulla pubblica amministrazione
• Elaborare bandi europei e internazionalizzazione per la creazione di fundraising (raccolta fondi)
• Programmare la gestione degli spazi pubblici: beni artistici e architettonici, parchi, piazze
• Coinvolgere privati cittadini e le associazioni di volontariato.

10.1 “FONDAZIONE VERBANIA CULTURA”: LA CABINA DI REGIA COMUNALE
Uno strumento al servizio dell’Amministrazione comunale per dare organicità e sistematicità alla politica culturale del Comune, che deve superare quella parcellizzazione costituita da una pluralità di luoghi diversi, dalle potenzialità inespresse perché mancanti di una visione organica e unitaria di politica culturale cittadina.
Il patrimonio culturale del Comune è rilevante ma sinora sono mancate le indispensabili sinergie ed integrazioni sia nelle attività che nella gestione. Ogni istituto e ogni evento ha attività, mission ed obiettivi specifici e autonomi che troverebbero una maggiore efficienza ed efficacia se coordinati sulla base di una strategia territoriale.
Un ruolo comunale di indirizzo e coordinamento porterebbe ad un salto di qualità dell’intero sistema. A tal fine pensiamo che debba essere radicalmente rivisto il ruolo della Fondazione Teatro “Il Maggiore”.
In primo luogo, la Fondazione deve occuparsi solo della produzione artistica e culturale, liberandosi di tutte le competenze di mera gestione che devono essere affidate alle strutture comunali; ciò al fine di evitare la formazione di inutili duplicati di risorse e di strutture. Secondariamente, nell’ottica di costruire una “cabina di regia” che permetta di integrare e valorizzare
l’offerta culturale della Città, crediamo che la Fondazione debba, con le opportune modifiche statutarie e regolamentari, occuparsi non solo de “Il Maggiore”, ma anche di Villa Giulia, del Museo del Paesaggio e di Villa Simonetta, diventando la “Fondazione Verbania Cultura”, unico motore della gestione e della promozione dell’offerta culturale della Città.

10.2 VILLA GIULIA
L’integrazione di Villa e del Parco all’interno della “Fondazione Verbania Cultura” ha lo scopo di organizzare iniziative di richiamo in grado di attivare il turismo culturale tutto l’anno, relazionandosi con gallerie, artisti e istituzioni pubbliche nazionali.
Sarà necessario un adeguamento architettonico degli interni, per il primo e secondo piano, con di pareti da pannellare e serramenti, per rispondere agli standard richiesti da artisti, gallerie, musei e assicurazioni per mostre di pittura e scultura di livello nazionale e internazionale. Il posizionamento di una scultura di artista contemporaneo al centro del lungolago di Pallanza da richiamo.

10.3 MUSEO DEL PAESAGGIO
Il Museo del Paesaggio sarà integrato all’interno della “Fondazione Verbania Cultura”, per il suo inserimento nel sistema culturale, civico in Provincia e Regione, per vivere di continue iniziative in simbiosi con l’ecosistema culturale e sociale del Territorio. Adesione al Sistema Museale sovracomunale.

10.4 EDITORIA GIARDINI
Deve consolidarsi come la manifestazione caratterizzante Verbania. Da farsi annualmente e sempre nello stesso periodo (settembre) prevedendo, al di là dell’arco temporale della manifestazione, lo sviluppo di un polo editoriale tematico permanentemente aperto presso il Centro Eventi “Il Maggiore”.

10.5 CENTRO EVENTI MULTICULTURALE
Occorre operare per fare del Centro Eventi “il Maggiore” il centro culturale della Città e uno dei motori dell’offerta culturale di Verbania.
Occorre sviluppare, nel contesto della “Fondazione Verbania Cultura”, lo sviluppo di un polo culturale e didattico all’interno della struttura, tale da interagire con gli altri luoghi dell’offerta culturale verbanese (Villa Giulia, Museo del Paesaggio, Villa Simonetta) e da inglobare con altre iniziative culturali quali il Cineforum.
In questo contesto occorre anche ripensare integralmente la fruizione degli spazi aperti quali luoghi di svago per i giovani di Verbania.
Partendo da questi presupposti dobbiamo partire dall’introduzione di possibili interventi di “rinaturalizzazione”, del “contenitore”, fino alla definizione dei “contenuti” di quest’opera. Per interventi di rinaturalizzazione si intendono gli
interventi di sistemazione e “aggiustamento”, in linea con il concept iniziale, con quanto ideato dagli architetti e con quanto progettato, rispetto invece ad una realizzazione per molti aspetti, insufficiente e di scarsa qualità.

ESTERNI E PAESAGGIO
Spazi da valorizzare e arredare insieme alla grande gradinata, attualmente dimenticata e abbandonata. Un teatro all’aperto affacciato sul lago è un luogo dove fare eventi, ma soprattutto un luogo di grande suggestione fruibile in qualunque momento del giorno.
La relazione tra interno ed esterno, la potenza del paesaggio, la creazione di un luogo quotidiano di incontro, socializzazione, rappresentano il cuore dell’idea architettonica. Inoltre, è proprio la gradinata che permetterebbe di organizzare a Verbania eventi di grande richiamo che prevedano l’afflusso di un pubblico di migliaia di persone.

IL VERDE, IL SUPERAMENTO DEL MURO DELLA BIBLIOTECA
I giardini e la spiaggia intorno al Maggiore vanno valorizzati e curati, affinchè possano essere fruiti, insieme al resto degli spazi esterni dell’opera; sarà possibile passeggiare, prendere il sole, leggere un libro, pranzare, andare al bar e il collegamento con la Biblioteca è di grandissima importanza, e non solo nella condivisione del verde e degli spazi esterni.
Il muro attuale che separa la biblioteca dal Maggiore andrebbe eliminato per creare un unico spazio e polo culturale dove sia possibile trascorrere i diversi momenti della giornata. Allo stesso modo va curato il sottopassaggio verso il centro sportivo oltre la Statale e realizzare un approdo dove chi arriva dal lago possa scendere, andare al bar, in spiaggia e partecipare ai vari eventi.

GLI SPAZI INTERNI DEVONO VIVERE
Sono stati progettati perché fossero di fruizione quotidiana e non solo straordinaria da parte dei Cittadini verbanesi; ecco uno spazio per tutti i giorni e per tutte le stagioni, un’estensione della biblioteca, per le scuole, per i ragazzi, per i giovani.

ILLUMINAZIONE ESTERNA DEL “MAGGIORE”
Questo è un aspetto comunque qualificante. L’opera va impreziosita con un adeguato progetto illuminotecnico degli esterni, per farne risaltare l’effetto scultoreo, l’armonia del segno e l’inserimento notturno nello skyline cittadino. Contestualmente alla prima illuminazione, si organizza un evento mapping di rilancio, sulla superficie del CEM, possibilmente sponsorizzato a firma di un brand che decreti il nuovo inizio della struttura, per collegarlo a tutti i circuiti in essere. Immaginare “il Maggiore” finalmente illuminato che cambi – ad esempio – colore secondo cicli programmati, occasioni speciali, eventi,
significherebbe evidenziare la struttura e renderla visibile da tutto il lago facendone il “faro” di Verbania.

10.6 VILLA SIMONETTA
Villa Simonetta costituisce uno spazio di notevole potenzialità ma che, sostanzialmente, è stato ristrutturato senza aver prima pensato ad una funzione coerente alla quale adibirlo.
Villa Simonetta può diventare la “Casa della Musica” della nostra Città, non solo in quanto sede di piccole e medie attività concertistiche ma anche quale spazio per realtà associative coreutiche e musicali che possano interagire in una dimensione tesa a valorizzare l’offerta musicale di Verbania. Non già una serie di spazi da affidare all’una o all’altra realtà associativa e formativa in assenza di una visione comune, ma un luogo nel quale i singoli soggetti della realtà musicale e coreutica di Verbania possano diventare autori di un progetto condiviso.

10.7 PALAZZO CIOIA
Palazzo Cioia potrà diventare il luogo di accoglienza e ospitalità dei giovani che praticano gli sport di lago collegati alla Polisportiva Verbano con spazi destinati allo svolgimento di corsi legati alla didattica educativa sullo sport.
Un progetto che dovrà coinvolgere Federazioni e società sportive e il mondo imprenditoriale legato a queste discipline sportive.

La proposta di messa in rete degli impianti sportivi risponde alle esigenze di una domanda crescente per opportunità
sportive indoor e outdoor. Significa considerare la mappatura degli impianti sportivi dal punto di vista strutturale, dei
luoghi a contatto con il lago e di quelli inseriti nel paesaggio e nella natura, compresi i percorsi limitrofi al tessuto urbano
adeguatamente segnalati con informazioni di servizio per tutti i fruitori.
La comunicazione e la promozione diventano in questo senso lo strumento essenziale per fornire le necessarie informazioni
e per assicurare un’attività piacevole e organizzata. Un cambiamento che permetterebbe a tutti di godere di una maggiore
organizzazione e messa in rete.
È necessario predisporre un piano di recupero graduale di tutte le strutture con la ricerca di finanziamenti appositi.
Uno alla volta gli impianti devono tornare a norma ed essere resi efficienti e moderni garantendo la massima fruibilità
agli atleti e a tutti i Cittadini. Lo sport rappresenta un elemento di aggregazione importante e le associazioni sportive che
hanno un ruolo fondamentale nel tessuto sociale ed economico verbanese meritano adeguata attenzione e valorizzazione.
Le nostre proposte, in materia, hanno l’obiettivo di potenziare l’offerta sportiva e di riportare allo splendore di un tempo le
diverse manifestazioni.
Queste le nostre proposte:
• Predisporre un piano organico dello stato di fatto di tutti gli impianti sportivi esistenti con l’individuazione degli
interventi necessari suddivisi in opere per la messa in sicurezza, di manutenzione ordinaria, straordinaria e di
miglioramento e potenziamento degli stessi
• Mettere a punto un piano pluriennale di interventi
• Rafforzare e migliorare la collaborazione con le società sportive
• Creare un calendario eventi con forti sinergie con il settore turistico;
• Realizzare interventi per ampliare l’offerta di sport libero e diffuso (non strutturato) attrezzando aree verdi e sentieri con
percorsi vita e attrezzature ginniche
• Promuovere la diffusione dello sport con manifestazioni adatte anche ai diversamente abili;
• Cercare di recuperare gli eventi che negli anni si sono spostati in altre località.
11.1 EVENTI SPORTIVI DI ATTRAZIONE
Un Territorio che si propone di promuovere la propria immagine turistica attraverso lo sport deve decidere quali possano
essere gli obiettivi di promozione da raggiungere e quanti eventi possano definire il calendario annuale delle iniziative.
In particolare, necessita una programmazione condivisa con un adeguato coordinamento degli enti di promozione e di
comunicazione dell’immagine.
Nell’ambito delle iniziative sportive serve una promozione che consenta l’organizzazione e la diffusione delle manifestazioni
e delle date, per definire i criteri di accoglienza e ospitalità, pur conoscendo i limiti di ricettività attuali della città rispetto a
eventi che possano coinvolgere un numero importante di addetti e spettatori.
Lo sport come richiamo turistico in alcuni casi ha trasformato iniziative sportive, nate come semplice confronto agonistico o amatoriale, in eventi di portata interregionale, nazionale o internazionale, contribuendo a promuovere l’immagine dei luoghi. Verbania potrebbe essere una delle località del VCO protagonista di nuove forme di incoming sportivo per la straordinarietà del territorio circostante.

Nella convinzione che investire nella formazione dei nostri giovani sia un dovere e significhi aiutare a costruire il loro futuro e la loro crescita, intendiamo stabilire una stretta collaborazione con gli Istituti scolastici e con gli oratori, e sostenere diversi progetti didattici nell’ambito della educazione ambientale, dell’educazione al suono e alla musica, dello sport, del
teatro e dell’arte, della salute e delle pari opportunità.
La risorsa fondamentale della nostra città sono proprio i giovani. Con loro attiveremo confronto, dialogo e ascolto per raccogliere idee e proposte di progetti, per poi trasformarle in concrete realizzazioni attraverso il loro coinvolgimento nelle iniziative sportive e di comunità.
Vogliamo che Verbania diventi un polo di aggregazione giovanile e di attrazione anche per giovani provenienti da fuori Città, una Città dove ci si possa anche divertire; tutti insieme dobbiamo impegnarci perché Verbania possa diventare una Città dei giovani e per i giovani.

Il CEM Maggiore diventerà il luogo di incontro dei giovani dove gli stessi potranno organizzare eventi culturali, musicali, sportivi, artistici. Realizzeremo una tensostruttura nell’area esterna (l’arena), una sorta di “discoteca” rivolta verso il lago, accessoriata di tutte le predisposizioni necessarie (palco dotato di service, impianto audio e luci), che sarà messa a disposizione dei giovani indipendentemente dalla vita teatrale interna, così da offrire, oltre che un’alternativa agli spettacoli teatrali, un luogo di aggregazione.
Una volta realizzata la struttura, il passo successivo sarà quello di avere un rapporto simbiotico con la gestione teatrale, così da calendarizzare una serie di spettacoli ed eventi che possano avvicinare maggiormente i giovani. Organizzandosi nel modo ottimale, è possibile proseguire con l’attuale vita di spettacoli teatrali, aggiungendo attività dedicate ai ragazzi in uno spazio a loro riservato. Sarebbe quindi un luogo messo a disposizioni di gruppi, band, associazioni, artisti, fornito di tutte le predisposizioni necessarie, immerso in un’atmosfera suggestiva.
Pertanto, proponiamo:
• Continuità dei centri estivi da giugno a settembre, cooperando e supportando il lavoro prezioso degli oratori cittadini anche per venire incontro ai genitori lavoratori
• Spazio di aggregazione giovanile
• Tessera di sconti e vantaggi per gli studenti cittadini, dal cinema alle librerie e convenzione con ristoranti e pizzerie
• Progetto Scuola-città: coordinamento tra Scuole superiori cittadine e Comune per delle borse di studio in palio a studenti che creino dei bei progetti per potenziare la Città. Ispirarsi così alle idee dei giovani studenti per una città più moderna
• Consulta dei giovani verbanesi distinto per fasce di età. Uno strumento per agevolare la comunicazione con i ragazzi delle Città
•Creazione di zone dedicate allo studio (solo la Biblioteca presenta spazi limitati) con accessi a internet e prese di corrente.

CENTRO POLISPORTIVO DIFFUSO
Collegare i vari centri sportivi con una navetta con prezzi agevolati per i ragazzi residenti tramite una tessera personale, sfruttare le sinergie con i paesi collinari per l’attività di mountain bike, e altre attività sportive. Sistemare le strutture sportive e renderle fruibili ai ragazzi, nello specifico per i campi di calcio senza limitazione di “quartiere”.

12.1 I GIOVANI E GLI ORATORI
Forte riconoscimento della funzione educativa degli oratori in città, legati a una lunga tradizione, e un aiuto concreto nella loro attività di formazione giovanile. Bisogna incentivare i centri estivi e gli oratori che hanno dimostrato negli anni capacità organizzative, estendendo il periodo anche durante il mese di agosto.

Abbiamo l’esigenza di una nuova politica sociale. La famiglia e la tutela della stessa devono costituire il nucleo centrale delle Politiche sociali del Comune di Verbania. La pandemia ha fatto emergere maggiori difficoltà economiche e finanziarie che hanno aggravato la situazione dei nuclei più indigenti, colpendo anche quelle famiglie che, con un’attività propria, hanno dovuto sospendere o ridimensionare il proprio lavoro, unica fonte di guadagno per l’intero nucleo.
La nuova Governance dovrà mettere in campo aiuti e sostegni a 360 gradi, individuando le maggiori criticità e affrontandole con buoni spesa, borse della spesa, sostegni economici e altro…
L’obiettivo è quello di far crescere queste famiglie proseguendo nel percorso di sostegno e di attenzione e monitorando l’evolversi della situazione, garantendo la presenza di servizi e l’integrazione degli stessi, laddove ciò sia necessario.

Per la famiglia vogliamo promuovere queste azioni:
• Rette di iscrizione e frequenza agli asili nido agevolate
• Coordinamento con le associazioni di volontariato e le parrocchie per l’individuazione delle fragilità e l’intervento immediato dei servizi comunali
• Alleggerimento della leva fiscale
• Iniziative di sostegno quali buoni spesa e agevolazioni nei trasporti
• Per i nostri anziani pensiamo a vari servizi finalizzati a dare loro sostegno nella spesa, nell’acquisto di farmaci, nell’assistenza alle persone sole o senza il supporto della famiglia.

Per i nostri anziani prevediamo inoltre:
• Rafforzamento delle soluzioni di assistenza domiciliare;
• Rsa aperte: accordo con le Rsa del territorio affinché possano assistere direttamente gli anziani, anche a domicilio.
Sarà indispensabile un proficuo dialogo con la Regione, da cui dipende necessariamente l’autorizzazione e l’appoggio
• Rete di collaborazione con le associazioni della città impegnate nel sostegno e nell’assistenza degli over 70 per individuare in tempo reale eventuali problemi e necessità e intervenire tempestivamente
• Assistenza alle disabilità.

I servizi di assistenza e sostegno dei diversamente abili necessitano di ulteriore integrazione con progetti finalizzati a rendere quanto più possibile indipendenti le persone affette da disabilità. Accanto all’assistenza domiciliare integrata, all’inserimento, laddove sia possibile, nel mondo del lavoro (con adeguata formazione) e alla collaborazione con le numerose associazioni
che, in città, si occupano già delle disabilità, l’amministrazione dovrà introdurre altri progetti in collaborazione con enti e realtà associative cittadine.
Negli ultimi quattro anni, anche a causa dell’emergenza sanitaria che ha limitato le autonomie e le possibilità di movimento delle famiglie fino a troncare, nelle situazioni più difficili, il legame sociale con l’ambiente di riferimento, è emerso un crescente bisogno di cura dell’infanzia per i bambini autistici affetti da disabilità intellettiva, fenomeno che purtroppo è
destinato a crescere, secondo studi scientifici, nel futuro prossimo.
I bambini che presentano tale forma di disabilità spesso hanno comportamenti aggressivi o, nei casi più gravi, distruttivi portando le rispettive famiglie a condizioni di impotenza e di difficoltà oggettive.
Con la Governance delle Istituzioni sanitarie (Asl e Neuropsichiatria infantile dell’ospedale Castelli) e sociali, si tratta di costruire un percorso che risponda a criteri comuni, e che ogni bambino e famiglia possa percorrere per veder cambiare le proprie possibilità di una vita futura di qualità. In sintesi, si prevede la co-progettazione e co-costruzione di uno spazio aperto, non una scuola ma un luogo che diventi uno spazio di crescita, di inclusione, inserimento nell’ambiente di vita quotidiana, nella famiglia, nella scuola. Una sorta di piattaforma di lancio verso il mondo di domani seguendo, giorno dopo
giorno, i bambini autistici e affrontando la patologia fin da subito per poter dare a questi ragazzini la possibilità, un domani, di condurre una vita quanto più indipendente possibile. Una sfida difficile, ma importante per il futuro di questi ragazzi e delle loro famiglie.
Fondamentale, come dicevamo, offrire alle persone affette da disabilità la possibilità di raggiungere per quanto possibile uno status di indipendenza. A tal proposito, sarà da mettere a punto un servizio di convivenza assistita per persone con disabilità intellettiva lieve e in condizione di disagio sociale. Un servizio che prevede una fase sperimentale di un gruppo di persone suddivise in luoghi da reperirsi in centro Città. Una rampa di lancio verso un’autonomia più spinta, con l’obiettivo finale di ottenere una soluzione per tempi più lunghi. Il percorso sarà integrato da una approfondita formazione che possa
facilitare l’avvicinamento delle persone inserite nel mondo del lavoro.

In più proponiamo:
• Creazione, anche in accordo con privati, di una mensa sociale avente anche funzione di aggregazione;
• Nuovo centro di aggregazione per la terza età con l’organizzazione di sale da ballo, bingo, ginnastica dolce mediante recupero dell’immobile “ex Artigiana” in Viale Azari e acquisizione dell’edificio abbandonato per realizzare il primo “Ideastore” di Verbania aperto a tutta la Cittadinanza e con annesso “Ostello della serenità”, espressamente progettato e dedicato alla terza età in vacanza a Verbania;
• Pensare iniziative continuative per la socializzazione per anziani (ballo, giochi di società, ginnastica, corsi);
• Potenziamento della collaborazione con le associazioni che si occupano di assistenza agli anziani;
• Housing sociale: rivedere e riorganizzare il settore delle case popolari (assegnazione, manutenzione e riqualificazione, censimento, rapporti con gli inquilini);
• Assistenza sociale: rivedere l’organizzazione della rete di aiuti a cittadini in difficoltà in capo all’Amministrazione comunale;
• Amministrazione condivisa: azioni di collaborazione tra amministrazione e cittadini nella gestione del bene pubblico;
• Revisione rette e servizio degli asili comunali;
• Ripristino con integrazioni e aggiornamenti di “Libero bus” per studenti e anziani over 65;
• Sportello comunale per informazione e sostegno alle famiglie con disabili relativamente anche all’inserimento scolastico e nel mondo del lavoro;
• Sportello comunale in relazione ai lavori socialmente utili e ai cantieri di lavoro;
• Particolare cura nell’inserimento di clausole sociali che garantiscano i lavoratori nell’assegnazione di appalti comunali ed eventuali futuri trasferimenti;
• Continuità operativa dell’Emporio dei Legami con nuovi regolamenti interni.

CENTRO POLIFUNZIONALE INFORMAZIONI
Mettere in rete le associazioni di volontariato e fare da hub per i lavori socialmente utili.
Fornire informazioni alle famiglie su problematiche specifiche per ragazzi OSA, mezzi compensativi, tutor; promuovere campagne di informazione sulle varie tematiche.

13.1 COSTRUIRE UN CENTRO DI INCONTRO E DI AGGREGAZIONE PER ANZIANI E GIOVANI
Ricercare e costruire punti di ritrovo e di aggregazione sarà un nostro impegno e il nostro obiettivo. L’idea può essere di creare un luogo dove, da una parte, può essere punto di aggregazione per i giovani e accanto un luogo di ritrovo per le persone anziane e/o sole.
Aggregare giovani e persone della terza età potrà risultare paradossale, ma invece crediamo sia la via maestra per dare ai giovani quell’esperienza di vita che solo le persone che hanno un passato possono dare; dall’altra parte la vivacità e la voglia di fare dei giovani può stimolare le persone più mature a sentirsi ancora parte integrante della società e custodi di un’esperienza insostituibile.
La popolazione tende a invecchiare, ma fortunatamente molti hanno ancora la capacità e la volontà di mettersi in gioco per dare il loro contributo di esperienza e disponibilità. Allora è necessario dare a queste persone la possibilità di farlo, magari con gesti semplici ma concreti. Riuscire ad aggregare questa fascia d’età è indispensabile.
Creare così come per i giovani, e oseremmo dire con i giovani, momenti d’incontro e convivialità può essere un primo passo per rendere meno solitaria la condizione delle persone anziane e per rendere più interessante la voglia di fare dei nostri ragazzi. Una collaborazione di tutti i soggetti impegnati quotidianamente sul territorio, che passa dal Consorzio dei Servizi Sociali sino a tutte le organizzazioni di volontariato, risulterà sicuramente vincente nelle future battaglie per una Verbania più viva.

13.2 PROGETTO “DOPO DI NOI”
“Dopo di Noi” è il termine col quale i genitori di persone con disabilità indicano il periodo che seguirà alla loro dipartita: si chiedono, in pratica, cosa sarà del nostro congiunto disabile dopo di noi, ovvero quando non ci saremo più ad assisterlo?
Chi se ne prenderà cura in modo adeguato?
Si tratta di una domanda angosciante, che da tempo le famiglie italiane hanno sottoposto alla Politica, chiedendo a più parti di intervenire in modo da creare degli strumenti in grado di assicurare un futuro sereno a tutte quelle persone che, con disabilità, non potranno più, a un certo punto della loro vita, contare su un supporto famigliare.
La legge 22/06/16 n. 112 ha definito indirizzi ed obiettivi e mediante l’utilizzo dei fondi stanziati per l’assistenza alle persone con disabilità grave e disabili privi del sostegno familiare. Dunque, ci poniamo l’obiettivo di:
• Realizzare interventi innovativi di residenzialità indirizzati alla creazione di soluzioni alloggiative di tipo familiare e di cohousing;
• Realizzare interventi di permanenza temporanea in una soluzione abitativa extra famigliare per far fronte ad eventuali emergenze.

13.3 GLI ALLOGGI POPOLARI E INTERVENTI DI HOUSING SOCIALE
Il problema degli alloggi popolari, che per lo più toccano la realtà dell’ATC (Azienda Territoriale della Casa), sia a Verbania che su tutto il territorio provinciale, negli ultimi anni è esploso con l’incapacità di tale ente di gestire sia la manutenzione sia la riscossione delle pigioni. Anche Verbania è toccata da questa problematica, anche se il Comune dispone in proprio di alcuni alloggi.
Riteniamo che una buona Amministrazione debba impegnarsi con tutte le risorse disponibili nel reperire e mettere a disposizione dei più deboli alloggi di varie pezzature per soddisfare le esigenze specifiche di ciascuno.
Le graduatorie pubbliche pongono a nostro avviso ostacoli talvolta insormontabili per assegnare una casa a chi ne ha bisogno. I criteri di oggi si basano esclusivamente sulle pezzature degli alloggi, per esempio una famiglia di 4 persone deve per forza avere un alloggio di 80/90 mq.
Occorre con buon senso razionalizzare queste scelte, ma soprattutto intervenire nelle emergenze.
Molti alloggi difettano di manutenzione da parte dei gestori proprietari, lasciando in completo abbandono strutture che ha nostro avviso invece devono avere dignità.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la necessità di verificare se tutti gli occupanti degli alloggi popolari, e ci riferiamo a quelli in capo al Comune di Verbania, abbiano effettivamente i requisiti richiesti. Questa deve essere una priorità per una vera equità nel trattamento di tale problematica.

Tra gli interventi previsti:
• Efficientamento energetico ERP Sassonia via Roma e rifacimento dei due tetti, coibentazione a cappotto, nuovi serramenti, dispositivi di oscuramento e ascensore
• Costruzione di un nuovo intervento di housing sociale con il coinvolgimento di apposito fondo nell’ex compendio San Luigi
• Demolizione e nuova costruzione di edifico degradato e abbandonato in Sassonia, un tempo destinato a officina e stazione di servizio con un nuovo edificio a destinazione residenziale a consumo energetico passivo di quattro piani fuori terra.

Una Città attenta ai bisogni dei propri Cittadini ha il dovere di sostenere i Cittadini che si trovano in una condizione di non autosufficienza. Tutti gli interventi edilizi pubblici, a partire dalle manutenzioni straordinarie, non dovranno creare ostacoli e l’Amministrazione comunale interverrà per superare situazioni di inaccessibilità.
In sintesi, la redazione del Piano Eliminazione Barriere Architettoniche (P.E.B.A.) prevede i seguenti obiettivi:
• Tutti gli edifici pubblici di proprietà del Comune dovranno essere accessibili;
• Tutti i trasporti pubblici (autobus, battelli, traghetti, ecc. ecc.) dovranno essere accessibili ad ogni tipo di disabilità e possibilmente gratuiti per i portatori di handicap. Nelle strade dove non passa il trasporto pubblico ipotizzare un “servizio a chiamata” per favorire il trasporto ai portatori di handicap;
• Banche, poste, chiese, assicurazioni, farmacie, ambulatori medici e dentisti e qualsiasi ufficio professionale dovranno adeguarsi all’obbligo di essere accessibili;
• Incrementare gli stalli per i disabili davanti alle poste, all’ospedale e all’Asl;
• Definire con apposito regolamento un premio per le attività esistenti (negozi, cinema e uffici privati aperti al pubblico etc.) che, senza essere obbligate dalle vigenti leggi, realizzano interventi per garantire l’accessibilità;
• Passaggi pedonali, marciapiedi e percorsi pedonali dovranno essere adeguati a tutti i portatori di handicap (anche non vedenti);
• Parcheggi blu e multipiano gratis per i possessori del tesserino dei portatori di handicap;
• Accesso e sosta in qualsiasi zona ZTL per possessori del tesserino dei portatori di handicap;
• Garantire un maggior numero di parcheggi esclusivi ai portatori di handicap;
• Servizi sportivi e ludici sia comunali che privati (con apposita convenzione) accessibili e gratuiti per tutti i portatori di handicap;
• Parco giochi accessibili e adattati con giochi anche per bambini disabili;
• Colonnine in alcuni punti strategici della Città per poter ricaricare le carrozzine elettriche, anche a pagamento, ormai sempre più numerose;
• Spiagge accessibili ai portatori di handicap con approdi allestiti per favorire il turismo dei portatori di handicap;
• Le agevolazioni sopra elencate estese anche ai turisti portatori di handicap;
• Istituire dei corsi pratici e dei laboratori per avvicinare il portatore di handicap al mondo del lavoro, sport e svago (computer, lingue, musica, barman, arte, canto, nuoto etc.).

I servizi per la prima infanzia, i progetti educativi nelle scuole, sono elementi qualificanti di una comunità che guarda al futuro e che investe nell’educazione e nella formazione. La Politica educativa deve rientrare tra le priorità irrinunciabili.
Le nostre proposte in materia prevedono di mettere in atto, di concerto con le dirigenze scolastiche, studi di fattibilità e iniziative per realizzare i seguenti servizi:
• Garantire un monitoraggio periodico e adeguati interventi per la manutenzione delle attrezzature e la sicurezza degli edifici scolastici;
• Istituire un servizio di educazione sanitaria per gli alunni delle medie e superiori con adeguate informazioni su problematiche relative allo sviluppo fisico, ai disturbi dell’alimentazione, alla prevenzione vaccinale in rapporto a malattie endemico-epidemiche, e alla informazione e prevenzione delle tossico dipendenze, fumo e alcool. In questa prospettiva particolare attenzione va prestata a un utilizzo consapevole dei social, dei cellulari e dei videogiochi;
• Al fine di mitigare le difficoltà organizzative delle famiglie, occorre mettere allo studio la compatibilità economica, attraverso l’impiego di tutor, di un prolungamento dell’orario pomeridiano con attività ricreative in ambiente scolastico;
• Il “Doposcuola creativo”, per accogliere in orario pomeridiano bambini e ragazzi in un’esperienza educativa di studio e di socializzazione, arricchita da laboratori tematici e attività ludico ed espressive per allievi che frequentano la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1º grado. È un doposcuola inteso come ambiente famigliare e stimolante anche sotto il profilo socioeducativo, affinché i bambini possano impiegare il loro tempo libero conciliando lo svolgimento di attività di studio individuali o in piccoli gruppi con attività ricreative, ludiche e artistiche.

OBIETTIVI
• Offrire alle famiglie e al bambino un supporto scolastico ed educativo
• Assistere il bambino durante lo svolgimento dei compiti assegnati e consolidare i metodi di studio già acquisiti in ambito scolastico
• Favorire l’apprendimento scolastico, la libera espressione e il gioco svolgendo attività collegate ai programmi scolastici, ma anche indipendenti da quest’ultimi
• Contribuire allo sviluppo dell’autonomia organizzativa e di pensiero del bambino
• Promuovere la capacità di socializzazione e di fiducia in sé stessi per una migliore integrazione nella comunità scolastica
• Stimolare l’aiuto tra pari, il rispetto reciproco, la collaborazione, il dialogo, l’impegno e la responsabilità, favorendo la crescita di una cultura della solidarietà e della collaborazione nella società
• Valorizzare l’esperienza dei bambini, la loro visione del mondo, le loro idee sulla vita, in quanto patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale
• Favorire la scoperta progressiva delle proprie attitudini, migliorando il livello di autostima, le capacità decisionali e progettuali
• Imparare a negoziare e interiorizzare le regole e le forme di convivenza durante i momenti di studio, di gioco e di attività
• Inserire nella realtà dei partecipanti anche la dimensione artistica, proponendo esperienze ad ampio spettro per avvicinarli ad un mondo nuovo, scoprire attitudini e sviluppare talenti.

AIUTO SCOLASTICO
L’aiuto allo studio è l’attività tesa a sostenere e assistere nello svolgimento e nell’elaborazione dei compiti assegnati a scuola, attraverso l’acquisizione di una corretta metodologia d’apprendimento e lo sviluppo di capacità logico-analitiche attraverso il lavoro individuale e di gruppo.
Saranno privilegiate le relazioni orizzontali fondate sul lavoro e sulle situazioni concrete, anziché quelle verticali fondate sull’autorità della figura educativa, responsabilizzando e stimolando la partecipazione attiva del bambino, con particolare riguardo ai bambini che presentano difficoltà scolastiche. Verranno inoltre proposte attività diverse e complementari per approfondire i contenuti delle materie scolastiche favorendo un progressivo allargamento d’interesse, la libera espressione e il gioco.
Nell’attuazione di questo progetto le figure educative sono considerate come attori che stimolano e favoriscono le relazioni attraverso l’osservazione e l’orientamento. Il compito della figura educativa è quello di creare situazioni ed esperienze che portino il bambino a giungere in modo autonomo e, al tempo stesso, guidato alla propria autonomia. Presupposto fondamentale a tutto questo è l’ascolto attivo all’interno del gruppo; il dialogo, infatti, diventa lo strumento principale.

È ormai noto che tanti cambiamenti etici e di buonsenso debbano essere messi in atto in questo secolo per generare un effetto domino che ci aiuti a migliorare le condizioni di vita delle persone e degli animali, ancor più dei cani che sono al
nostro fianco da secoli. Il contesto urbano in cui noi viviamo negli ultimi anni non è certamente il contesto giusto per i cani e ancor meno lo sono i canili dei vari comuni che, costruiti decenni fa, si sono dovuti adeguare al sempre più grave problema dell’abbandono e del ritrovamento di cani sul territorio.
Il contesto del tradizionale canile comunale è isolato, lontano dagli sguardi della Cittadinanza per non dare fastidio ed è costituito essenzialmente come mero luogo di ricovero composto da spazi ristretti, numero elevato di cani presenti e poco tempo per poter avere rapporti costruttivi tra i cani e i volontari.
Pensiamo a progetti concreti con l’obiettivo di migliorare lo stato qualitativo della vita in canile e di sensibilizzare gli abitanti del territorio.
Ecco alcune idee:
• Aumento della fascia oraria di apertura giornaliera ai volontari e al pubblico che volesse relazionarsi con i cani del canile;
• Aiuto ai volontari attivi (ma anche ai dipendenti del canile) con incontri formativi con persone specializzate per migliorare la gestione, il benessere ma anche per fornire loro maggiori esperienze in funzione di eventuali adozioni;
• Promozione di incontri aperti a tutti sui comportamenti e sulla gestione, sugli obblighi di legge per avere un cane che possa vivere meglio;
• Mirata “visibilità” per sensibilizzare le nuove generazioni con aperture al mondo esterno dei cani del canile, incontri nelle scuole materne/elementari con 1 o 2 cani del canile coadiuvati da figure competenti spiegandone la vita e le necessità, gli obblighi perché è l’educazione l’arma vincente per evitare maltrattamenti e abbandoni;
• Percorsi di visita per i bambini ma anche per gli anziani;
• Inserimento di microchip a prezzo convenzionato ridotto (o gratuito) per tutti i proprietari di cani all’interno della struttura comunale.

Garantire il benessere degli animali è un elemento importante nell’ambito di politiche attente e rispettose nei confronti degli esseri viventi. Questi alcuni provvedimenti che saranno adottati:
• Verifica del Regolamento comunale per la tutela degli animali;
• Applicazione delle norme per la prevenzione del randagismo;
• Organizzazione di campagne informative ed educative per incentivare la sterilizzazione (quando necessario) degli animali domestici di proprietà e l’adozione responsabile nel canile;
• Tutela delle colonie feline e sostegno al volontariato che le accudisce;
• Allestimento di “dog beaches”;
• Riqualificazione e manutenzione degli sgambatoi presenti in Città;
• Campagna di sensibilizzazione per far mantenere pulita la città.

Rafforziamo immediatamente la medicina del territorio con la realizzazione della nuova Casa della Salute aperta 7 giorni su 7 H24, già finanziata, e diamo nuova vita all’ospedale.
In questi 5 anni ci siamo battuti, con le “unghie e con i denti” per la difesa dell’ospedale “Castelli” e del suo DEA, e ribadiamo del suo DEA, contrastando il progetto di un ospedale unico a Domodossola lanciato dalla Regione nell’ottobre 2019. Per noi, infatti, se di ospedale unico si doveva parlare, questo lo si sarebbe dovuto costruire solo sull’asse Verbania – Gravellona in Comune di Verbania.
Nel 2022 abbiamo promosso una raccolta di firme che ha visto l’adesione di migliaia di cittadini verbanesi, contrari alla chiusura dell’Ospedale Castelli ed alla realizzazione di un ospedale unico a Domodossola. Abbiamo quindi consegnato nel Dicembre 2022 questa raccolta di firme al Presidente della Regione.
Se la Regione Piemonte, nell’estate 2023, ha deliberato di investire nei prossimi anni 100 milioni di euro per riqualificare l’ospedale “Castelli”, lo si deve anche alla grande mobilitazione dei cittadini verbanesi. La delibera del Consiglio Regionale del luglio 2023 ha fissato un punto fermo. Ora occorre però sollecitare un rapido avvio dei lavori e monitorare attentamente
il percorso di realizzazione dell’intervento.
Un monitoraggio che noi intendiamo seguire passo passo controllando il rispetto dei tempi e le modalità di attuazione degli investimenti di competenza della Regione Piemonte e, soprattutto, l’impegno della Regione a garantire la piena funzionalità’ del DEA e dei reparti previsti per legge. E su questo saremo intransigenti.

Il tema delle società partecipate è sicuramente molto tecnico, ma ha una grande rilevanza per i Cittadini e la loro qualità di vita:
quando si pensa che queste società erogano servizi fondamentali per la collettività, come ad esempio la raccolta rifiuti, l’erogazione dell’acqua potabile, i trasporti pubblici locali, si comprende la loro centralità per il buon funzionamento dei servizi ai Cittadini.
Purtroppo, il tema principale nella gestione di queste società è spesso la loro scarsa efficienza, per cui vengono erogati servizi di qualità mediocre a fronte di alti costi, sostenuti dal Comune e quindi da tutti i Cittadini.
Occorre perciò che Verbania giochi un ruolo fondamentale nella gestione di queste società, come si addice a un Capoluogo di provincia; anche perché in molte di esse il nostro Comune possiede una quota rilevante e dovendo così anche sopportare i costi per ripianare eventuali perdite. Ci proponiamo quindi di prendere contatti innanzitutto con i grandi Comuni della Provincia (Domodossola e Omegna in primis) e poi di estenderli anche a tutti gli altri, in modo da tentare di definire delle linee guida dirette a migliorare l’efficienza nella gestione delle partecipate e, di conseguenza, nella erogazione dei loro servizi.

Prevediamo:
• Criteri idonei per la selezione di coloro che, a seguito di nomina operata dai Comuni, andranno a ricoprire ruoli di gestione in tali società, come i membri del Consiglio di Amministrazione, l’Amministratore Delegato e/o il Presidente. Solo nominando persone preparate ed esperte si può arrivare ad una gestione efficiente dei servizi a favore della Cittadinanza.
• Gli obiettivi di gestione saranno verificati semestralmente dai Consigli di Amministrazione in termini di efficienza, sostenibilità economica, qualità dei servizi erogati, soddisfazione degli utenti etc.
• Previsione di controlli periodici (e ravvicinati) sul raggiungimento degli obbiettivi di cui sopra e sulla gestione economica, in modo da monitorare costantemente l’andamento di tali società e della loro amministrazione, per far sì che si possano adottare i più opportuni correttivi quando i risultati attesi non sono positivi. Solo in questo modo si potranno avere società partecipate più solide, che erogano servizi di qualità a favore di tutti i Cittadini.

LA RACCOLTA RIFIUTI
Tra le società partecipate un ruolo sicuramente centrale è quello di Conser-V.C.O. S.p.A., ossia la società che gestisce per conto dei Comuni la raccolta dei rifiuti urbani e lo spazzamento del suolo pubblico (comprensivo dello svuotamento cestini): il Comune di Verbania ne è il primo azionista, con il 33% circa delle azioni.
Purtroppo negli ultimi anni i Cittadini hanno sperimentato gravi inefficienze nella raccolta rifiuti, che hanno causato lamentele e proteste. D’altra parte, Conser V.C.O. S.p.A. sta subendo un aumento rilevantissimo dei costi per l’erogazione dei suoi servizi, accumulando preoccupanti perdite di bilancio che, se proseguissero, andrebbero ripianate dai Comuni.
Al momento il Comune di Verbania, per non aumentare la TA.RI., ha trovato quale unica soluzione un netto taglio dei servizi, in particolare dello spazzamento manuale nelle aree meno centrali del territorio comunale (come Trobaso, Intra alta, Unchio, Possaccio, Zoverallo, Antoliva, Biganzolo, Fondotoce e Cavandone): esso è passato da settimanale a trisettimanale, con il
risultato che le strade, in particolare nelle zone non centrali di Verbania, risultano sporche e non curate, con il verificarsi di situazioni di degrado.
Noi, invece, crediamo che i costi si possano contenere intervenendo sull’efficienza di Conser V.C.O. S.p.A. e non tagliando i servizi: Verbania deve essere pulita, accogliente e vivibile per Cittadini residenti e turisti. In questa ottica, dovrà essere seriamente valutata anche l’introduzione della c.d. “tariffa puntuale”, basata sull’effettiva quantità di rifiuti prodotti da ciascuno: gli attuali criteri di calcolo della TA.RI., basati su criteri predefiniti come la metratura degli immobili, il numero di occupanti e la natura dell’attività economica svolta, hanno già ampiamente dimostrato di essere poco efficaci, visto che non tengono conto della capacità di ciascuno di noi di effettuare la raccolta differenziata e di produrre meno rifiuti.